Napoli

“Datemi le mie bambole”. Sono state le prime parole della piccola Noemi, la bimba ferita nella sparatoria di piazza Nazionale una settimana fa, che è stata estubata è cosciente e respira da sola. Ha chiesto i suoi giochi subito dopo aver chiesto della sua mamma, che non l'ha lasciata neanche un momento in questi giorni. Lei, Tania e suo marito Fabio non hanno mai lasciato il Santobono durante una settimana drammatica per Napoli intera. Un miracolo, commentano tutti fuori l’ospedale dove è tornata la folla dopo l’ennesima veglia di preghiera. La piccola, ricoverata nell'ospedale Santobono, è sveglia cosciente.

Si è svegliata chiedendo di giocare, Noemi, mentre venivano consegnati alla giustizia i suoi sicari. Sono state ore concitate quelle vissute a Napoli tra gli arresti all’alba dei fratelli Del Re e il risveglio dal coma della piccola nella sua stanza dell’ospedale Santobono. Noemi è stata estubata: è cosciente e respira autonomamente. E’ stata forte ed è diventata il simbolo di quanto di buono Napoli riserva al mondo: forza, coraggio, bontà e soldiarietà. Sì perché veglie di preghiere, messaggi di solidarietà e voglia di riscatto dalla camorra che uccide Napoli hanno contraddistinto la lunga sequenza di questi giorni. Da quegli spari qualcosa sembra davvero essere cambiato in città, dove la rabbia è troppa per quanto accaduto.

"Il risveglio di Noemi un momento di commozione per tutto l'ospedale  - ha detto manger del Santobono Anna Maria Minicucci - aspettavamo queso momento da una settimana".

Da questa mattinata la piccola è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica. La prognosi, però, resta riservata, come riporta il bollettino medico. Dal nosocomio fanno sapere che nella giornata di ieri la bambina è stata sottoposta a broncoscopia sia a destra che a sinistra, così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 24 ore.

La notizia dell’arresto dei due fratelli accusati di aver pianificato ed eseguito l’agguato di piazza Nazionale a Napoli, in cui è rimasta coinvolta la piccola Noemi è, naturalmente, arrivata anche nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santobono. Tania e Fabio, i suoi genitori, ha riferito chi in queste ore difficili tiene loro la mano, hanno tirato un sospiro di sollievo e disteso per la prima volta i nervi dopo giorni di drammatica angoscia.

Intanto in conferenza stampa il procuratore Melillo ha illustrato i dettagli della operazione chiarendo come l’agguato in cui è rimasta ferita la piccola sia maturato in un contesto pienamente camorristico.

Quella che ha preceduto il risveglio di Noemi è stata un lunga notte di veglia e preghiere all’esterno del Santobono. La Napoli che si ribella alla Camorra era tutta lì per vegliare sulla piccola che poche ore fa ha riaperto gli occhi.