“Sono davvero preoccupanti i dati del calo demografico nel nostro territorio che si aggrava sempre più in zone Montane come il Fortore, il Tammaro, il Titerno, ma si tratta di un problema che sta interessando tutta la provincia di Benevento”. Così il segretario della Cgil, Vincenzo Delli Veneri commenta i dati relativi al comparto scuola che continua a far registrare una diminuzione del numero degli alunni. Numeri che sono strettamente collegati con lo spopolamento demografico che il Sannio ormai vive da anni. Ma la natura di questi dati secondo Delli Veneri andrebbe ricercata nelle difficoltà delle nuove generazioni a metter su famiglia, perché diminuendo la natalità di conseguenza diminuiscono i bimbi che andranno a scuola nei nostri territori. “La demografia dovrebbe aiutare a fare delle scelte - rileva il segretario della Cgil - in quanto sono dati legati senz'altro a un fattore economico: i nostri figli, le nuove generazioni non hanno opportunità di lavoro, quindi l'impossibilità di creare famiglia è un dato che si aggrava sempre più. Dall'altra parte incide l'assenza di servizi, l'accorpamento delle scuole. I numeri per conservare l'autonomia di una scuola non possono essere gli stessi che valgono per Napoli dove la densità abitativa è decisamente superiore rispetto alla nostra. Ma questo resta comunque un palliativo, perché se non si interviene dal punto di vista dell'attrattività economica, della vivibilità dei nostri territori, non tagliare le scuole è un palliativo che potrà aiutarci solo per pochi anni. Quando in alcuni paesi nascono solo uno o due ragazzi all'anno è immaginale che tra sei anni quelle classi non potranno più esistere”.
"Senza lavoro e senza servizi, aule sempre più vuote"
Delli Veneri: “Le nuove generazioni senza lavoro, così è impossibile creare famiglia"
Imma Tedesco