Maiori

L’ex vice sindaco di Maiori Antonio Romano può tirare un sospiro di sollievo dopo circa 4 anni di vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto. Era il settembre del 2015 quando Romano si trovò coinvolto nell’inchiesta  della Procura di Napoli su appalti truccati, cibo contraffatto e dossieraggio a imprese concorrenti. Furono 17 le persone implicate nell’inchiesta sulle mense scolastiche campane.
Tra questi vi era appunto l’ex vice sindaco del  comune della Costiera per il quale, esaminata la richiesta formulata dal pubblico ministero a seguito della requisitoria, il giudice per le indagini preliminari (Gip) del settimo ufficio del tribunale di Napoli, ha disposto l’archiviazione.
«Non mi sono mai preoccupato del giudizio della gente, temo molto di più i morsi della mia coscienza – ha detto, subito dopo aver appreso la notizia dell’archiviazione Antonio Romano, difeso nel procedimento dal professor Giuseppe Della Monica – Ma poi il giudizio di quali persone? Di chi si diverte a scrivere solo per il gusto di imbrattare la carta e l’immagine delle persone? La mia coscienza sa essere molto più dura e cinica! Ringrazio tanto chi mi è stato vicino e i numerosissimi che mi hanno attestato la loro stima. Ringrazio soprattutto la mia famiglia che ha sostenuto la prova più dura. E confido in un paese e un’Italia migliore». 
Secondo gli inquirenti , la presunta associazione a delinquere operava frodi, corruzione, estorsione e promesse di posti di lavoro e riusciva a vincere le gare da appalto per la fornitura dei pasti  in diverse scuole nelle province di Napoli, Avellino e Salerno, escludendo altre aziende.