Avellino

Ad ogni incontro il candidato ha lasciato, simbolicamente, un tappo di sughero; spiegando in questo modo la sua iniziativa:

 

«Io mi candido per far saltare il tappo della vecchia politica che ha mortificato i talenti, il merito ed ha piegato i processi virtuosi nati con fatica nella nostra provincia ai propri interessi, alla propria sopravvivenza, senza pensare al bene comune. Solo puntato sulla meritocrazia, sulla qualità della programmazione e delle persone potremo guardare con fiducia al futuro- ha aggiunto Palmieri-; se invece non ci liberassimo di questo tappo, della politica che soffoca invece che aiutare gli operatori economici e sociali, ogni progetto di sviluppo non potrà che fallire; se non creiamo le precondizioni, ovvero - una sanità adeguata alle esigenze dei cittadini; un’offerta di mobilità coerente con le necessità di spostamento per scopi lavorativi e non ed un sistema d’istruzione equo e qualitativamente elevato-, non potremo mai offrire vere opportunità ai giovani ed un contesto attrattivo per nuovi investimenti. 

 

Per questo vi lascio questo tappo, come simbolo della vecchia politica- ha concluso Beniamino Palmieri-; ora è il momento di una politica che crea le condizioni ma che non ne influenza negativamente le dinamiche, è il momento del cambiamento, che con la mia candidatura, sento di poter rappresentare». 

Redazione