Caserta

"Durante il Consiglio Comunale che si è svolto ieri, martedì 30 Aprile, fra i punti all'ordine del giorno c'era quello presentato dal consigliere comunale Enzo Bove, capogruppo di Città Futura, il quale ha proposto unaquestione che, a onor del vero, aveva più volte posto per vie brevi all'amministrazione comunale, ancor prima della procedura formale in Consiglio.

Stiamo parlando dell’area ex Caserma Andolfato situata all'angolo tra Via Patturelli e Viale Beneduce. Questo spazio, diventato grazie al federalismo demaniale di proprietà del Comune, da circa due anni, versa in uno stato di abbandono e il cancello d’ingressoè rimasto per lungo tempo aperto e senza nessuna sorveglianza.

Solo dopo che il nostro consiglieree capogruppo Enzo Bove ha costantemente posto all’attenzione della amministrazione comunale la pericolosità della situazione per l'incolumità pubblica,detta amministrazioneha provveduto a chiudere il cancello con un lucchetto.

Altra questione che Città Futura haposto all’attenzione del Consiglio Comunale riguarda l’utilizzo di quest’area per un prossimo futuro, considerando anche l'imminente approvazione del Puc. La risposta dell'assessore al ramo, Pontillo, ci ha tranquillizzato "..quell'area rimarrà come destinazione a fruizione pubblica”.

Nell'ambito della stessa seduta di Consiglio, la maggioranza ha bocciato la mozione presentata da ben 9 consiglieri di opposizione su proposta del consigliere comunale Emilianna Credentino, riguardo la costituzione di una Commissione per la trasparenza degli atti amministrativi.

Lo stupore di Enzo Bove è stato notevole!! Il direttivo di Città Futura, latore sano delle istanze dei cittadini, è esterrefatto! Come può la maggioranza consiliare bocciare una proposta tale, nonostante l’impegno preso dalla stessa maggioranza ad integrare ed emendare il documento, se la stessa maggioranza proprio nel consiglio comunale del 30 Aprile ha presentato interrogazioni per lamentarsi della mancata trasparenza di alcuni atti?

Crediamo che questa decisione, presa dalla maggioranza presente in aula,ad eccezione del consigliere Mario Russo, senza proporre alternative sia stata dettata da esigenze "corporative" che a nostro avviso, penalizzano, ancora una volta, la città e i cittadini."