Caserta

Dovrà rispondere di violenza sessuale, stalking ed estorsione un trentenne di Afragola, arrestato dai carabinieri di Caivano.

Il giovane dopo essere stato lasciato dalla sua ex, originaria di Caserta, l'avrebbe picchiata, stuprata e filmata in atteggiamenti intimi, per poi divulgare le immagini hot agli amici. Una squallida vicenda, che ha riportato inevitabilmente alla mente la tragedia di Tiziana Cantone, suicida per quei video privati finiti in rete per mano del suo ex.

Una storia di ricatti e vendetta. E tutto questo, a poche settimane dall'approvazione della legge che punisce il revenge porn.

L'uomo è stato fermato dai carabinieri, dopo un’indagine avviata alla fine del marzo scorso. La donna aveva lasciato il compagno lo scorso inverno. Da allora è iniziato il suo calvario, telefonate, messaggi su whatsapp, e rapporti sessuali sotto minacce e ricatti in denaro, legati sempre a quelle foto e video, scattate durante la loro relazione.

L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone. L’uomo è stato ammanettato e rinchiuso in carcere a Poggioreale.

“Restiamo letteralmente disgustati dalle evidenze investigative che hanno determinato l’arresto di ques'uomo. La malcapitata sarebbe precipitata in un incubo dopo aver deciso di troncare la relazione. L’uomo l’avrebbe violentata e avrebbe diffuso i video e le fotografie dei rapporti, inviandoli ad amici e conoscenti della donna. Qualora tali accuse dovessero essere confermate in sede processuale saremmo di fronte ad una vergogna senza precedenti che merita di essere punita con una severità esponenziale”.

Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e la responsabile delle Donne Verdi in Campania Fiorella Zabatta.

“L’attività giudiziaria – proseguono Borrelli e Zabatta – dovrà chiarire anche il ruolo di chi ha ricevuto le immagini dei rapporti sessuali. Qualora i destinatari non abbiano proceduto alla denuncia del fatto saremmo di fronte ad un atteggiamento connivente che dovrebbe comportare una responsabilità di carattere penale anche per costoro”.

“Purtroppo fatti del genere evidenziano quanto sia attuale il tema della violenza di genere e della diffusione dei video di atti sessuali. In troppi casi le donne sono costrette a subire violenze inumane che segnano profondamente la loro vita. In questo caso la vittima è sprofondata in un abisso di violenze carnali e psicologiche solo per aver deciso di troncare una relazione. Fatti del genere non hanno alcuna giustificazione.

Esprimiamo massima solidarietà alla malcapitata e ci costituiremo parte civile nel procedimento. Non lasceremo sola l’ennesima vittima di una violenza così insopportabile e disumana”, concludono Borrelli e Zabatta.