Benevento

"Il ministero della Salute ha bocciato il piano di rientro dal debito sanitario varato da Caldoro. Lo ha fatto lo scorso 1° aprile, ma la notizia è circolata solo ieri, tenuta debitamente nascosta".
Così la candidata capolista Pd al Consiglio Regionale Giulia Abbate che punta il dito contro una politica sanitaria che, per il Sannio, e in generale per la Campania, si è tradotta in un allontanamento della sanità dai cittadini e in un abbassamento dei livelli essenziali di assistenza a fronte di ticket e tasse gonfiate.
"Il Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti e il Comitato permanente per la verifica dei Lea hanno contestato vari assunti - spiega Abbate - Rilevano, ad esempio, che a fronte di una diminuzione di personale dipendente, per via dei pensionamenti, c'è un aumento di utilizzo di personale non dipendente con un aggravio notevole di spesa; in materia di erogazione dei Lea, invitano a risolvere le criticità relative alla prevenzione e all’assistenza territoriale per anziani e disabili". "Sulla riorganizzazione della rete ospedaliera inoltre - continua il consigliere uscente - documento varato dalla struttura commissariale e che si propone di ridisegnare la rete ospedaliera da qui a tre anni (e di cui ho già avuto modo si sottolineare i pericoli), i tecnici sostengono che 'manca un cronoprogramma dettagliato di attuazione'. Soprattutto rammentano a Caldoro che anche la precedente programmazione della rete ospedaliera è stata solo parzialmente attuata e con carenze in particolare nel sistema emergenza urgenza e nelle attività post-acuzie di riabilitazione e lungodegenza".
“Voglio infine esprimere solidarietà – conclude Abbate – ai lavoratori del servizio di emergenza 118. La Confederazione Nazionale delle Misericordie che lo gestisce sul territorio ha infatti notificato l'avvio del licenziamento per undici unità. Mi auguro, questa decisione, possa essere rivista insieme ai sindacati, la Asl e le istituzioni”.

Redazione