A dieci giorni dall’election day si infiamma il dibattito ad Andretta, dove ben tre liste concorrono per lo scranno più alto del paese. I comizi elettorali delle compagini in campo promettono arringhe a tutto campo, con l’illustrazione del programma amministrativo, ma anche con accuse, velate e non, che arricchiscono il confronto e catturano l’interesse della cittadinanza.
Domani 21 maggio, prenderà nuovamente la scena la compagine di Giuseppe Guglielmo, espressione dello Scudocrociato ed ex sindaco, mentre venerdì 22 sarà la volta della lista di Camillo Caputo, di estrazione democristiana, vicina al popolarismo sturziano.
Singolare il carteggio della terza lista, “la civetta”, capeggiata da Pasquale Guglielmo, fratello di Giuseppe, ufficializzata come mera provocazione, e per “evitare che possa ripetersi il mancato raggiungimento del quorum come lo scorso anno” come sostengono i supporter.
Incalza intanto il porta a porta dei candidati, impegnati non solo a chiedere espressamente la fiducia nella cabina elettorale, quanto ad ascoltare le richieste e i problemi dei cittadini. Stando alle liste in campo, il rapporto è due a uno, i due Guglielmo contro Caputo, ma non ci sono ancora proiezioni di voto attendibili sull’espressione dell’elettorato.
Mentre Guglielmo sottolinea alla cittadinanza la responsabilità degli eventi che si sono verificati alle elezioni del 2014, che hanno portato al mancato raggiungimento del quorum e il commissariamento, Caputo batte sull’apertura della Casa di Riposo e la questione occupazionale, annunciando la rinuncia alle indennità per creare borse lavoro e sostenere opportunità lavorative.
Elisa Forte