Avellino

“Saranno liste all'insegna di un fortissimo rinnovamento: 64 candidati, 26 under 40, 25 donne. Tutti professionisti, persone, donne e uomini che nella città di Avellino rappresentano un po' tutti i mondi”. Sono le civiche di Luca Cipriano che, il leader di Mai Più, accompagnato da tanti esponenti della sua squadra, ha depositato oggi pomeriggio in Comune. “Dall’associazionismo al volontariato, le professioni, il terzo settore, le persone che sono arrabbiate e deluse dallo stato in cui versa la nostra città. E' una lista che l'anno scorso aveva una sola compagine. Stavolta abbiamo raddoppiato e abbiamo portato nuovamente a fare politica persone libere, persone perbene che vogliono dare una mano a questa città”.

Cosa risponde a Giuseppe De Mita che ha detto in questo momento il PD non esiste, Cipriano è un candidato di fatto non riconosciuto, sarebbe stato meglio fare le primarie ?

“De Mita ha spesso ragione. Sono esattamente il candidato di nessuno, nel senso che sono il candidato di me stesso, sono il candidato autonomo, libero. Sono il candidato degli avellinesi che si sono rotti le scatole di un certo modo di fare politica e che probabilmente non rappresento io ma che forse è più legato a qualche “uomo del monte”

Eppure lei un anno fa aveva detto Mai Più a Enzo De luca e Rosetta D’Amelio e oggi ci torna insieme?

“Noi abbiamo detto lo scorso anno mai più ad un modo sbagliato di fare politica in questa città abbiamo detto Mai Più all'amministrazione di Paolo Foti che adesso vedo essere il padrino di Amalio Santoro e del centro-sinistra alternativo; abbiamo detto mai più ai portatori di voti, ai portatori di interessi, ai portatori di grandi interessi non sempre palesi che adesso credo che siano tutti nella stessa coalizione. Abbiamo detto Mai più quella volta a una coalizione che aveva 7 liste, tutto e il contrario di tutto. Tutti coloro che  in qualche modo si opponevano si misero insieme per la paura di perdere e hanno perso; il nostro mai più rimane un grido di attualità ancora oggi perché la città ha ancora voglia di cambiamento. Presentiamo oggi una coalizione di quattro liste dove ci sono le due liste civiche che fanno capo al mio progetto, la lista civica che ha costruito il consigliere regionale Petracca e il Partito Democratico che devo dire  in maniera estremamente intelligente e generosa ha accettato la sfida del cambiamento. E’ una coalizione omogenea, l'anno scorso non c'era la stessa omogeneità e quindi il nostro Mai Più era assolutamente giustificato.

Avellino ha bisogno di una tregua, la città di Avellino ha bisogno di smetterla di dividersi tra guelfi e ghibellini, una polemica permanente. La città di Avellino ha bisogno di stabilità, la città di Avellino ha sperimentato il falso cambiamento del Movimento 5 Stelle; siamo di nuovo al punto di partenza per colpa dei 5 Stelle; la tregua significa volontà di costruire. Io ritengo che la coalizione che sostiene la mia candidatura, significa sì a una coalizione omogenea, coerente, contenuta abbiamo fortemente voluto che ci fossero poche liste per evitare la frammentazione e quindi favorire la governabilità per cui una coalizione con quattro liste di centrosinistra rinnovato e rigenerato è una condizione a mio avviso utile alla città di Avellino".

Cosa risponde al sottosegretario Sibilia che l’ha paragonata a Siri sulla questione morale?

“Sibilia è sempre molto fantasioso e divertente e devo dire che alimenta il mercato dell'avvocatura ad Avellino perché oggi abbiamo depositato una seconda querela per diffamazione nei suoi confronti, cosa che abbiamo già fatto circa un mese fa quando associò appunto frasi diffamatorie parlando di corruzione parlando di sottrazione di denaro pubblico. Sibilia è nella mia condizione avendo lui una querela per diffamazione è un indagato ma non per questo, come dire,  ne chiediamo le dimissioni nè l'allontanamento dal governo. Penso che alla gente interessi più come il Movimento 5 Stelle vuole governare questa città e penso che alla gente interesserà molto ricordare come hanno governato proprio in questa aula per 5 mesi il comune di Avellino arrivando purtroppo al livello più basso che si è mai avuto negli ultimi anni nella città di Avellino. Sono stati un grande bluff, sono stati un cambiamento soltanto annunciato ma non effettuato e tra l'altro sono dilaniati da lotte interne intestine come nella peggiore Democrazia Cristiana. Insomma se questo è il cambiamento, spero che gli avellinesi possano fare le proprie valutazioni nei prossimi giorni”.