Secondo il Sindaco de Magistris Napoli è “un laboratorio di resilienza”. Il primo cittadino partenopeo è convinto di ciò che oggi Napoli rappresenta bel quadro nazionale e lancia la sua narrazione di una città con i conti solidi e che cresce in tutti i settori.
“Oggi siamo la città d'Italia che cresce di più. Cresciamo dal punto di vista dell'economia, della cultura, del turismo, e delle startup giovanili. E con i tagli lineari di tutti i governi. Si deve affrontare il tema di tutti gli enti locali. Salvini fa campagna elettorale e si accorge ora che esistono tutti i comuni ma con l'autonomia differenziata lui divide ancora di più l'Italia. Quando uscì il discorso del salva Roma io dissi: se ancora una volta si interviene su una sola città, la città di Napolientra in sciopero. In questi 8 anni abbiamo dimostrato senza lo Stato, con ostruzionismi forti, di riprenderci da soli. Ci vogliono cure diverse per ogni comune - ha detto il sindaco - I debiti non sono solo al sud, anche Torino e Milano sono indebitate. Se vogliamo unire il paese bisogna valorizzare tutte le autonomie e non fare figli e figliastri. E non stare in campagna elettorale a far vedere che stai con i sindaci. Noi ci siamo salvati da soli, con norme che sono valse per tutti. Non c'è mai stato un Salva Napoli. Abbiamo vinto tutti i ricorsi alla Corte dei Conti, abbiamo avuto il più alto numero di controlli e ci siamo salvati perché la capacità di riscossione è aumentata, la lotta all'evasione è aumentata molto e stiamo valorizzando il patrimonio immobiliare. Se il governo finalmente si accorge che esistono anche al sud tante città che si stanno rialzando da sole e con le mani pulite e con onestà forse questo Paese lo salviamo. A differenza di Roma, i debiti di Napolisono debiti commissariali. Se non ripartono tutti i comuni dal nord al sud, il Pil del paese non cresce. Non possiamo salvare solo qualche città perché magari conviene politicamente in un certo momento storico", ha concluso De Magistris.