Avellino

Disagio sociale e criminalità sotto controllo, situazione ambiente complessivamente accettabile. Si spiega con questi parametri il balzo in alto della provincia di Avellino (come anticipato nell’edizione di ieri del nostro giornale) nella classifica della Qualità della vita di “Italia Oggi”. Con 32 posizioni guadagnate rispetto alla scorsa edizione, l’Irpinia (58esima sulle complessive 110 province analizzate) conquista infatti la leadership del Sud. Positiva, come detto, la performance del disagio sociale, come confermato dal numero di infortuni sul lavoro (11.57 ogni 1000 occupati, terza posizione in Italia), il numero dei suicidi (2.51 ogni 100mila abitanti, quarta performance nazionale). Le dolenti note arrivano dal tasso di disoccupazione giovanile che, in provincia, è del 33.16 per cento, comunque sensibilmente migliore rispetto al 2013. Il secondo parametro preso in considerazione dal gruppo di ricerca della Sapienza di Roma è la popolazione, con l’Irpinia al 51esimo posto. Interessante il dato sugli emigrati, pari a 24.24 ogni 1000 residenti, mentre sono 31.16 gli immigrati. Sono 7.61 i nati e 10.58 i morti ogni 1000 residenti. Negativa la performance dei servizi finanziari (94esima posizione), come confermato dal numero di sportello Atm ogni 100mila abitanti (41.22) o dal numero di clienti phone banking ogni 100mila abitanti (poco più di 5800). Interessante il dato scolastico fotografato dal numero medio di classi per 100 studenti nella scuola media superiore (5.06) e il numero di professori (9.24). Occupiamo la 91esima posizione nel capitolo “sistema salute”, penalizzati dall’organico medico e del personale infermieristico (insufficienti) e dai posti letto (scarsi). Solo 13.44 i posti letto in cardiologia, cardiochirurgia e unità coronariche per mille abitanti, mentre i posti letto in rianimazione e terapia intensiva ogni mille abitanti ammontano a 5.01. Si conferma negativa anche la performance relativa al tempo libero (96esima posizione). Scarsa la presenza di strutture turistiche. Meglio gli agriturismo degli alberghi, decisamente insufficiente il numero di librerie ogni 100mila abitanti (3.72) e sale cinematografiche (1.39). Risaliamo qualche posizione come tenore di vita, ma il 105esimo gradino finale è un dato tutt’altro che esaltante. La spesa media mensile procapite per consumi è di 743.96 euro, in aumento rispetto all’anno precedente. Decisamente basso l’importo medio delle pensioni, pari a 559.50 euro. In calo anche il valore aggiunto procapite, pari a 15.466 euro. I depositi bancari procapite ammontano invece a 6.626 euro, mentre il prezzo al metro quadrato di un appartamento nuovo in zona semi-centrale è di 1.569 euro. Siamo in risalita anche sul fronte “Affari e Lavoro”, dall’83esima posizione del 2013 passiamo al 75esimo posto. Il tasso di occupazione è del 49.84 per cento, quello di disoccupazione è del 13.61 per cento. Ammontano a 10.223,85 le imprese registrate per 100mila abitanti, mentre quelle costrette a chiudere i battenti ogni 100 imprese attive sono 6.37. Note positive dall’ambiente, anche se la concentrazione di biossido d’azoto è alta, così come si segnala il superamento della media mobile di PM10 nell’aria per ben 52 giorni. Rilevanti le dispersioni nella rete idrica, inferiore alla media la produzione di rifiuti. Alto il numero di auto in circolazione, sotto la media nazionale il consumo annuo procapite di energia elettrica. Insufficienti le zone a traffico limitato e il verde pubblico (meno di 12 metri per abitante). La raccolta differenziata è al 57.61 per cento. Avellino si conferma anche una provincia tranquilla, come si evince dai dati relativi agli omicidi e le violenze sessuali. Sotto controllo i reati connessi al traffico di stupefacenti, in crescita quelli connessi allo sfruttamento della prostituzione. In calo scippi e borseggi ed anche i furti d'auto. In leggero aumento le rapine.