Pochi minuti, solo cinque, e poteva consumarsi una tragedia. Alessandro e Marianna ieri pomeriggio erano a Parigi e stavano per scalare le torri di Notre Dame. Pochi metri, pochi attimi prima che il rogo divampasse e distruggesse tutto. Marianna Somma, giornalista di Bacoli, e il suo fidanzato Alessandro stavano per iniziare il tour e solo il caso e una serie di circostanze hanno evitato il peggio. La foto di Marianna che vedete a corredo dell'articolo è stata scattata alle 18,10. Frammenti, istantanee di una tragedia scampata e che immortalano la cattedrale poco prima del disastro.
Un impressionante incendio ha devastato Notre Dame aParigi, uno dei simboli della civiltà europea.Le fiamme sono partite da un'impalcatura che abbracciava la cattedrale per lavori di conservazione, provocando la fuoriuscita di una colonna di fumo. Alcuni fedeli hanno raccontato che verso le 19 di lunedì all'interno della cattedrale stavano celebrando messa. Poi il fuoco ha avvolto il tetto e la guglia, fino a farli crollare, intorno alle 20. Per ore i cittadini di Parigi e migliaia di turisti hanno guardato l'incendio ardere la cattedrale eretta oltre 800 anni fa.
«Dovevo visitare le Torri. Alle 5:30 erano state chiuse per motivi tecnici. Siamo entrati in chiesa. La messa è iniziata alle 18 ed eravamo seduti. È scattato un allarme in francese e una sirena assordante. Per uscire il caos e la gente si ammassava. Non si capiva nulla. Siamo riusciti a uscire dopo 15 minuti dall’allarme e ci siamo allontanati dopo 2 ore dall’inizio dell’incendio per colpa della folla ovunque in ogni vicolo adiacente. Ora a parte le tachicardie e la cenere addosso, sto bene». Queste le parole di Alessandra ancora sotto choc per quanto accaduto, vissuto. L'abbiamo contattata per sapere innanzitutto come stesse. «Sono ancora sotto choc. Non riesco a credere a quanti pochi minuti mi abbiano divisa dal disastro. Le emozioni e scene vissute le ricorderò per sempre».
I due sono stati senza volerlo spettatori del tremendo incendio, che ha distrutto la cattedrale di Notre Dame a Parigi ieri. Si trovavano all’interno quando alle 18,50 è divampato l’incendio. Attimi di angoscia per la famiglia che era nella cittadina flegrea che non riusciva ad avere più notizie dei due giovani. «Eravamo più di un centinaio di persone in quel momento. E’ stato il panico totale, una calca e una ressa incredibile. Abbiamo avuto paura, pensavamo che si trattasse di un attentato. Sono serviti venti minuti per uscire dalla chiesa, mentre, il fuoco divampava e avvolgeva la cattedrale. Una volta all’esterno però è stato ancora più un inferno. Ci hanno messo in una vicolo adiacente a Notre Dame ed era tutto bloccato. Metropolitana, autobus: tutto fermo. Non c'era chiarezza su cosa stesse accadendo. Temevamo tutti un attentato. Volevamo solo andar via da quel posto che ci sembrava l’inferno. Quando la guglia è collassata noi eravamo sempre in quel vicolo laterale, l’abbiamo visto davanti a noi. E’ stato tremendo. La cenere ha invaso i nostri capelli e tutto ciò che ci circondava. Non riuscivamo a metterci in contatto con le nostre famiglie a Bacoli. Siamo riusciti a tranquillizzare i nostri genitori solo attraverso messaggi di whatzapp. I nostri familiari sapevano che eravamo in quel posto. Li avevamo informati della nostra tappa poco prima. Quando siamo riusciti a sentirsi ci siamo rasserenati“.