Nusco

Sirpress guiderà la creazione di un polo della pressofusione di respiro nazionale. Questo l’annuncio formulato dal presidente del Gruppo Sira Valerio Gruppioni al tavolo convocato questo pomeriggio a Nusco, presso gli stabilimenti dell’area industriale di Contrada Fiorentine.

Dopo circa tre anni dalla presentazione del piano industriale per l’acquisizione dell’ex Almec dalla procedura fallimentare, Sirpress conferma e rilancia l’investimento, annunciando il progetto esecutivo alle sigle sindacali intervenute, fra cui la Cgil, rappresentata da Sergio Scarpa, la Fismic, di Giuseppe Zaolino, Pasquale Ziviello della Cisl e l’Ugl di Antonio Davidde.

“Sirpress sarà capofila di un consorzio di imprese costituite da piccole e medie aziende che avranno una capacità di generare 200 posti di lavoro” annuncia Zaolino al termine dell’incontro. Stando a quanto annunciato, il piano dovrebbe prevedere anche il reintegro complessivo delle maestranze dell’ex Almec escluse dal primo assorbimento in Sirpress. Non solo. Il polo ambisce a includere anche la Rifometal, che ha chiuso i battenti da qualche mese, recuperando i lavoratori e aprendo di fatto nuove prospettive di lavoro.

“Gruppioni ha individuato a Nusco il sito produttivo per la lavorazione dell’alluminio, senza tralasciare lo sviluppo delle nuove tecnologie” continua il rappresentante Fismic. “Il piano dovrà essere trasferito in Regione Campania e chiedere poi un intervento sul Mise per chiedere i finanziamenti europei”.

Il progetto, a detta di Zaolino sarà presentato anche al tavolo del Progetto Pilota, anche se le elezioni regionali al momento rendono caute le dichiarazioni. “Oltre alla Rifometal sarà inclusa anche la Desmond, che è stata assorbita dalla compagnia americana Middleby che vanta un fatturato di un miliardo e 600 milioni di dollari. Questo è lo sviluppo che ci piace” continua.

“L’iniziativa di Gruppioni è un bell’esempio di come l’Irpinia recupera una dimensione internazionale: la Fismic lo ha incoraggiato e lo sosterrà in tutte le sedi. Lui è certamente un capitano coraggioso che ha esposto le sue idee ai sindacati. Ora tocca anche alla politica che dovrà fare la sua parte” conclude.

Elisa Forte