E' una partita con molte carte ancora coperte quella che si sta giocando a Sant'Agata de'Goti per le amministrative.
Carte coperte sì, ma ad oggi anche i nomi e il numero dei giocatori restano sconosciuti. Una partita a due? A Tre? Addirittura a quattro? Scenari tutti possibili, tutti probabili a sentire indiscrezioni e voci che arrivano dal centro saticulano, dalle viuzze del centro storico, da protagonisti e spettatori, interessati o ancor più interessati.
Ad oggi chi ha fatto lo show down, l'unico, è Tonino Frogiero, mastelliano doc, ex sindaco di Sant'Agata de'Goti che ha annunciato che scenderà in campo come candidato sindaco. Candidato sindaco di una lista di espressione di centrodestra, chiaramente, ma civica, senza simboli di partito ma con l'appoggio di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, pare.
Ciò che suscita maggiore curiosità è quanto accadrà nella compagine di maggioranza: finora il collante, per prestigio, storia personale e autorevolezza è stato Carmine Valentino, e potendo ricandidarsi la maggioranza lo avrebbe seguito ancora compatta. Ma Carmine è giunto al capolinea della sua esperienza di sindaco e ad oggi, essendo leader riconosciuto e riconoscibile in quell'area a lui tocca fare il nome del suo successore.
Da qui inizia la parte complicata: ad oggi il nome chiaramente non è stato fatto, perché Valentino è impegnato in una battaglia vitale per la comunità di Sant'Agata, quella dell'ospedale, è ovvio, ma anche perché, stando ai rumors, qualsiasi nome della rosa dei papabili si porta dietro spine più o meno pungenti.
Se il nome sarà pescato tra i fedelissimi, ad esempio, potrebbe esserci il distacco di una parte della maggioranza attuale che potrebbe anche creare una lista autonoma di centrosinistra. Ciò perché chi in questi anni, vedi Montella ad esempio, ha acquisito con merito sul campo autorevolezza e prestigio politico difficilmente sarebbe disposto a far da gregario a chi quell'autorevolezza e quel prestigio deve ancora crearlo. E in tal caso potrebbe arrivare anche il sostegno degli uomini vicini all'ex sindaco Alfonso Ciervo.
Di qui anche l'attesa e i tempi lunghi: più trascorrono i giorni e meno tempo c'è per organizzarsi.
Si arriverebbe in tal caso a tre liste, e potrebbe esserci la quarta: una lista col simbolo della Lega, fatta di giovani, sul modello Avellino, a rimarcare una distanza con la vecchia classe dirigente di centrodestra, dai forzisti, ai mastelliani a fratelli d'Italia, a far da palestra, a prescindere dal risultato, in vista dei prossimi appuntamenti politici.
Non sarebbe assolutamente in campo invece l'ipotesi di una lista dei Cinque Stelle.