I Carabinieri della Stazione di Solofra hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino cinque persone, ritenute responsabili, a vario titolo, della violazione delle norme a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, di stoccaggio di rifiuti speciali in assenza della prescritta autorizzazione nonché di violazioni delle norme urbanistiche.
I militari avrebbero accertato che erano stati realizzati lavori edili interessanti un immobile di Solofra, disposto su tre piani ed un seminterrato, comportanti un cambio di destinazione d’uso dell’immobile industriale, con aumento di carico urbanistico, senza il prescritto permesso di costruire.
Inoltre sarebbe emerso che non era stato designato il coordinatore per l’esecuzione dei lavori, pur essendo prevista la presenza di più imprese nel cantiere, e non era stato neppure elaborato il documento di valutazione dei rischi.
Le verifiche avrebbero permesso di appurate che era stata effettuata un’attività di stoccaggio di rifiuti speciali, in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione (nel caso in specie di oltre 50 metri cubi di materiale di risulta) adagiati sul nudo suolo, senza predisporre alcun documento di valutazione dei rischi né provveduto all’informazione/formazione di dipendenti.
Lo stabile ed i rifiuti depositati sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Inoltre, l’Ispettorato del Lavoro di Avellino ha disposto la sospensione attività a carico della ditta che effettuava l’attività di stoccaggio di rifiuti speciali, Infine, elevata una sanzione amministrativa di 18mila euro, dopo aver riscontrato la presenza di tre lavoratori “a nero”.