Sessa Aurunca

“È deprimente vedere la sanità pubblica usata come un bancomat e per farsi gli affari propri come accaduto all'ospedale di Sessa Aurunca. Non è la prima volta. C'è il caso del primario che ha chiuso il reparto per festeggiare, è accaduto all'ospedale del Mare di Napoli. In questi casi serve il licenziamento in tronco e la richiesta di risarcimento danni. È un insulto agli italiani onesti”. Così il ministro della Salute Giulia Grillo, ospite di SkyTg24, sulla vicenda dell'ospedale nel Casertano sequestrato dai carabinieri del Nas per la mancanza delle autorizzazioni previste. Ieri, infatti, l’ospedale di Sessa Aurunca è finito sulle cronache nazionali per due gravi episodi, da una parte l’inchiesta che vede indagate 28 persone tra medici, infermieri e ammnistrativi, per falsa attestazione della presenza sul lavoro, e dall’altra la perquisizione dei Nas che ha portato al sequestro giudiziario del nosocomio per mancanza di autorizzazione all’esercizio e per gravi carenze strutturali. Una delle due sale operatorie, infatti, era stata trasformata in ala parto autonomamente senza i dovuti accorgimenti del caso, mentre nel reparto di radiologia vi erano le mattonelle anziché pavimenti monolitici previsti per legge.