Tavolo tecnico questa mattina in Provincia ad Avellino rispetto all'emergenza idrica ed ambientale che tocca i comuni di Solofra e Montoro. Entro la fine della settimana l'Ato trasmetterà le integrazioni al piano di caratterizzazione che le erano state richieste. In pratica si trattava di estendere, su richiesta dell'Arpac, le verifiche anche sui terreni a ridosso dei punti dove sono stati rilevati i valori fuori norma di tetracloroetilene.
Il piano di caratterizzazione dal punto di vista operativo prevede una serie di punti di prelievo in zone che, presumibilmente, non sono interessate da contaminazione da tetracloroetilene. Insomma una sorta di “bianco”. A Solofra le aree sono quelle di Scorza e Madonna della Neve. A Montoro: zona Laura e località Aterrana. Questi punti dovrebbero servire a definire il confine della zona contaminata. Sono inoltre previsti diciotto punti di controllo all'interno dell'area contaminata. Per quanto riguarda le acque superficiali saranno inoltre effettuati dei prelievi sulla Solofrana. Allo stato attuale i tecnici dell'Ato “Calore irpino” presumono che l'unica fonte di contaminazione possibile sia da rintracciare in sversamenti che si siano verificati in passato nell'area a ridosso del pozzo di Consolazione, nel territorio del comune di Solofra. L'esperimento del piano di caratterizzazione servirà ad accertare eventuali altre fonti di contaminazione in altre aree del territorio preso in considerazione.
Resta ancora tutta da definire le modalità di ricorso ai filtri a carboni attivi per poter riaprire quei pozzi idrici dove i valori di tetracloroetilene erano al di sopra del limite fissato per legge che per il tetracloroetilene, all'emungimento, è di un microgrammo per litro
Giuseppe Aufiero