Un protocollo tra Comune e Consorzio Asi per la programmazione unitaria dell'area industriale di Eboli e Battipaglia: è l'intesa siglata stamattina che sancisce, di fatto, la nascita del principale agglomerato dell'area sud della Campania. Alla cerimonia hanno partecipato diversi amministratori, il presidente della commissione bilancio della Regione, Franco Picarone, il deputato Piero De Luca oltre ovviamente alla fascia tricolore Massimo Cariello e al presidente Asi Antonio Visconti.
"Questa firma arriva a conclusione di un enorme lavoro - ha detto il sindaco di Eboli, Massimo Cariello - . Stiamo regolamentando l’area industriale, dove c’erano decine di lotti assegnati e non utilizzati, per i quali abbiamo decretato la decadenza, favorendo nuovi investimenti - le parole della fascia tricolore - . Lavoriamo per creare le condizioni dello sviluppo e del lavoro e questa firma è una tappa fondamentale, per la
quale ringrazio gli amministratori che mi affiancano, il Consorzio Asi di Salerno e l’ottimo lavoro dell’ufficio comunale coordinato dal dirigente Francesco Mandia".
"Quest’area rappresenta un polo industriale tra i primi della Campania - ha sottolineatoi il presidente Visconti - . Puntiamo a migliorare i collegamenti, rilanciare l’idea dell’interporto e sostenere lo sviluppo".
La presentazione dell’intesa è stata occasione anche per fare il punto sulla Zone economiche speciali. "La Campania è stata la prima regione a credere nella Zona Economica Speciale - ha detto Picarone - . Non vedo alcun ostacolo all’inserimento di Eboli nella Zes, ci sono aree industriali e produzioni contigue, il Comune di Eboli si è mosso bene nel recuperare questa possibilità, anche con questa firma che è un passo in avanti». Caustico invece il commento del deputato Piero De Luca: "Il Governo centrale dimostra di non avere attenzione per la Campania, regione pilota nella fiscalità di vantaggio. Bisogna aumentare gli investimenti, servono azioni di sistema - tra cui anche uno sportello unico regionale per le imprese che investono in area Zes - e mettere da parte una volta per tutte le pregiudiziali ideologiche, puntando sulla crescita per il territorio".