Presentato questa mattina a Benevento, presso la Sala Blu di Palazzo San Domenico dell'Università degli studi del Sannio, il Contratto di Sviluppo sulla Farmaceutica che Invitalia ha finanziato per 48,7 milioni in Campania e che vede coinvolte cinque aziende campane. Confronto a più voci dedicato al tema: "La ricerca tra mercato e innovazione. Opportunità per il territorio".
“Sono 147 le domande a valere sui Contratti di Sviluppo finanziate al Sud di cui 35 domande finanziate al Centro Nord e 1 multiarea – ha spiegato Paolo Praticò, Responsabile Area Grandi investimenti e sviluppo imprese Invitalia. In Campania risultano presentate 56 domande per 1,8 miliardi di investimenti e 976 milioni di Agevolazione”. In particolare, così come precisato in una nota, sono tre i Contratti di Sviluppo che coinvolgono la provincia di Benevento e di questi tre fa parte il Contratto di Sviluppo sulla Farmaceutica presentato oggi all’Unisannio e che vede coinvolte cinque aziende con sede in Campania: Altergon Italia srl (capofila); Techno Bios srl (Bn) ; Dermofarma Italia srl (Bn) Farmaceutici Damor spa e Alfa In (av)– Struments srl (av). Per Piero Porcaro Ceo della Techno Bios gli "investimenti che si metteranno in campo grazie al Contratto di Sviluppo potranno offrire nuovi ed importanti scenari sul territorio ed in particolare per le aree interne che riusciranno così a trattenere i propri giovani proprio attraverso la leva della ricerca".
Filippo Liverini, presidente di Confindustria Benevento, ha sottolineato inoltre come "gli investimenti possono rappresentare un elemento in grado di favorire la crescita. I Contratti di Sviluppo offrono un'importante opportunità in tal senso. Sul fronte degli investimenti dovremmo essere in grado di valorizzare i nostri punti forza". Il programma di investimento del Contratto sulla farmaceutica, in particolare, prevede il "rafforzamento del settore farmaceutico e dei dispositivi medici in Campania attraverso la realizzazione e l’ampliamento di cinque impianti per la produzione e per lo sviluppo di nuovi dispositivi medici caratterizzati da elevata innovatività: plaster medicali, nuove tecnologie transdermiche, filler e iniettabili, kit diagnostic, creme, colliri e strumentazioni biomedicali. L’investimento complessivo ammonta a 48,7 milioni di euro di cui 37,4 milioni per progetti industriali e 11,3 per il progetto di Ricerca&Sviluppo – di cui 33,8 milioni di euro agevolazioni concesse da Invitalia. In particolare sarà valorizzato il comparto della nutraceutica un neologismo che mette assieme due termini, nutrizione e farmaceutica, e che è stato coniato nel 1989 dallo studioso americano Stephen De Felice". "Si tratta di una disciplina che indaga sui componenti degli alimenti e delle piante edibili, dotati di effetti positivi sulla salute. È la nuova farmacologia al 'naturale' che punta a supportare la salute piuttosto che curare le malattie – spiega Giovanni Scapagnini, professore del Dipartimento di Medicina, Università degli Studi del Molise e vice presidente Sinut, società Italiana Nutraceutica". Per la senatrice Sandra Lonardo "secondo i dati presentati nell’incontro di oggi l’Italia rappresenta un’eccellenza nel mondo proprio nel campo della nutraceutica, sia in termini di innovazione e ricerca che di volumi di vendita sul mercato nazionale e internazionale. In tale ambito normative regolatorie sono ancora in fase embrionale". Di qui l'impegno della senatrice "a fornire tutto il supporto necessario per favorire la regolamentazione e quindi sostenere lo sviluppo del comparto". Infine l'intervento di Luigi Nicolais Presidente,Presidente Digital Innovation Hub della Campania che ha ricordato come "oggi la competitività si gioca sulla qualità del prodotto che è raggiungibile solo grazie alla ricerca e alla innovazione. In questo percorso i Digital innovation hub possono fornire nuove ed importanti opportunità in quanto fungeranno da ponte tra mondo della ricerca e sistema delle imprese".