Benevento

Congresso delle famiglie? Anche no. La senatrice sannita del Movimento Cinque Stelle, Danila De Lucia, ha firmato e condiviso, assieme ad altri esponenti del Movimento, una lettera in cui spiega la totale contrtarietà alla manifestazione che si tiene a Verona, illustrandone le motivazioni:

"Siamo lontane anni luce dalle idee e dalla visione degli organizzatori del Congresso mondiale delle famiglie. Allarmate dalla diffusione di modelli che rischiano di sconfessare le conquiste raggiunte in questi anni sui diritti civili e sociali, minacciando l'avvento di una caduta libera nel passato e di un arretramento culturale pericolosissimo per un Paese civile, come il nostro. Obiettivo dichiarato del Congresso: affermare, celebrare e difendere la 'famiglia come istituzione sociale originaria che getta le fondamenta di una società moralmente responsabile. Ci chiediamo quindi: cosa vuol dire "società moralmente responsabile"? Ci chiediamo inoltre: chi stabilisce cosa sia moralmente responsabile e cosa no? Ma soprattutto difenderla da chi o cosa?"

Preoccupante, secondo i firmatari, quello che emerge dal programma della manifestazione, preoccupante per come viene trattata la figura della donna, per le posizioni su temi importanti: "Gli 8 punti del programma - riportati sul sito ufficiale dell'evento - già ad una prima lettura ci danno una visione preoccupante: quella della donna che, forte della sua emancipazione ("causata" dalle lotte dei movimenti femministi per la libertà sessuale e di autodeterminazione) avrebbe determinato il crollo demografico del Paese e un generale declino morale della società. Il fil rouge che collega in modo preoccupante la discussione sui diritti civili ad alcune proposte di legge depositate in Parlamento, su temi quali l'aborto, il divorzio e affidamento dei minori, lascia sgomenti. Desta analoga preoccupazione il quadro europeo anch'esso connotato da spinte retrograde e violente".

Le norme  ci sono e vanno fatte rispettare e, per i firmatari, sui diritti acquisiti non si arretra di un millimetro: "Anche in occasione della visita della delegazione della Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (FEMM), presso il Senato della Repubblica, è emersa la necessità di dare piena applicazione alle norme già esistenti in tema di autodeterminazione sociale, economica e professionale e di implementare gli strumenti funzionali al fine di ottenere una vera e propria parità di genere. Ricordiamo infine ai rappresentanti istituzionali che prenderanno parte al Congresso, e che supporteranno lo stesso, che le norme della nostra Carta Costituzionale, riconosciuta a livello mondiale per il suo impianto pluralista e garantista, tutelano l'uguaglianza, la parità dei diritti e la dignità di tutti. Sui diritti civili non si deve arretrare di un millimetro!"