Avellino

Fdi riunisce ad Avellino il Centrodestra irpino. L’obiettivo del tavolo che si è svolto a Piazza Libertà, convocato dalla vice portavoce regionale di Fratelli d’Italia Alessia Castiglione, era riaprire è il dialogo tra le forze del centrodestra ma a quel tavolo Forza Italia ha scelto a priori di non sedersi.

L’iniziativa del partito della Meloni arriva infatti nelle ore in cui il partito di Berlusconi a livello territoriale sia ad Avellino che ad Ariano Irpino ha chiaramente lanciato la sfida elettorale senza Lega e Fratelli d’Italia.

Mentre nel resto del Paese dunque le forze di centrodestra insieme vincono le elezioni trainate dalla Lega di Salvini, ad Avellino, unico capoluogo campano in cui si andrà al voto alle prossime amministrative, c'è il rischio concreto di arrivare a maggio separati “senza neanche aver litigato".

A lanciare l'appello al dialogo è Giovanni D'Ercole che mette in guardia il coordinatore provinciale di Forza Italia, Cosimo Sibilia, il quale ha chiuso la porta ad eventuali alleanze a destra prima senza valutarne le conseguenze.

“Venir meno alla discussione è sbagliato, sarebbe un suicidio – ha dichiarato l'ex consigliere Giovanni D'Ercole - l'obiettivo di questa riunione è provare a tracciare un percorso comune. Tutte le elezioni regionali stanno dimostrando la forte vittoria della proposta di un centrodestra unito. Ma qui sembra un film dell'orrore, cioè ci troviamo dinanzi alla possibilità concreta di una occupazione del secondo turno da parte di due candidati del centrosinistra. Dobbiamo invertire la rotta - continua D'Ercole - che ci ha visto non assenti al ballottaggio nelle ultime due competizioni elettorali, abbiamo il dovere di fare una proposta comprensibile, condivisa dall'elettorato che nel '95 per appena 300 voti non diede il governo della città al centro destra. Non a caso – aggiunge D'ercole - la riunione di oggi cade il 27 marzo, ovvero 25 anni dopo la grande affermazione del primo centrodestra di Berlusconi, Fini e Casini. Un dato simbolico che si è voluto sfruttare oggi e mi auguro che Forza Italia comprenda che è necessario discutere”.

A questo punto solo un intervento dei vertici regionali di Forza Italia potrebbe cambiare le carte in tavola. Sibilia ha infatti sottolineato che cambierà idea soltanto se dagli organi regionali di Forza Italia dovessero giungere indicazioni diverse.

Va detto che al momento anche a Piazza Borsa, sede del partito a Napoli, c'è un po' di confusione. Ma la direzione intrapresa dopo l'accordo sottoscritto a Roma, a casa di Salvini, tra il numero uno della Lega, Giorgia Meloni ed Antonio Tajani, è chiara.

Dopo la Basilicata, il centrodestra al sud prepara lo sbarco anche in Campania per le elezioni Regionali del prossimo anno. Questa volta con il traino della Lega, forte di un consenso che si allarga sempre di più in quelle che una volta sembravano realtà impermeabili alla spinta del Carroccio.

“Alla luce di tutto questo ulteriore motivo di responsabilità sarebbe rafforzare il centrodestra qui ad Avellino ed evitare di creare una spaccatura che gli elettori non capirebbero e che rischiamo di portarci appresso fino alle elezioni regionali” ha aggiunto D'Ercole “ Preferirei che la discussione, il confronto avvenisse tra noi a livello locale, ma se l'ntervento degli organi regionali del partito può servire a far cambiare idea agli assenti di oggi ben venga. Con un solo avvertimento però: bisogna fare presto. il tempo stringe. Entro dieci giorni dovremmo presentarci con un'idea di programma condiviso e possibilmente con il nome del candidato sindaco”.

E proprio sul nome del candidato potrebbe trovarsi la quadra. Sibilia aveva indicato nell'avvocato Dino Preziosi, già candidato a sindaco e più volte consigliere comunale, il profilo ideale per la proposta di Forza Italia. Profilo che non dispiace certamente a Fratelli d'Italia e sicuramente non a Giovanni D'Ercole che nel frattempo assicura di non aver alcuna ambizione, stavolta, a proporsi come sindaco.

“Lo dico subito: sarò candidato soltanto al consiglio comunale. Nel 2013 e nel 2018 ho già messo da parte ogni ambizione personale per dare il mio contributo perché credo profondamente nei valori del centrodestra che per me vengono prima dei nomi. Il candidato ideale deve farsi portavoce di tutte le battaglia che coerentemente abbiamo portato avanti in questi anni di forte opposizione alle giunte di centrosinistra. Ma deve saper anche interpretare le noità politiche che arrivano dal territorio. Per questo io mi auguro possa essere un candidato con esperienza politica. Questa mania di trovare nella società civile il famoso papa straniero non la condivido. L'esperienza amministrativa è un valore aggiunto”.

Da qui il “messaggio” che D'Ercole infine lancia direttamente all'amico Dino Preziosi: “Fossi in lui proverei a cercare una condivisione. Essere sostenuto soltanto da una forza politica che al momento cerca di spaccare il centrodestra non è un vantaggio, sarebbe un elemento di debolezza”.