"Le irregolarità contestate dalla Procura della Conte dei Conti sulle procedure per l'affidamento delle opere per la realizzazione di Luci d'Artista, per una strana coincidenza temporale sono tutte concentrate nelle edizioni 2016, 2017 e 2018. Ovvero, gli anni di De Luca governatore, gli stessi in cui i fondi per finanziare la kermesse sono saliti alle stelle e, per la prima volta dopo dieci edizioni, è intervenuta la Regione a cofinanziare l'evento". I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e Michele Cammarano intervengono sulla bufera che ha investito il comune di Salerno per l'inchiesta di corte dei conti e guardia di finanza sulle Luci d'artista.
"Ai dirigenti del Comune di Salerno viene contestato il ricorso a onerosi affidamenti diretti anziché procedere a gare di evidenza pubblica. In barba alle norme. Il metodo De Luca, in buona sostanza - è il j'accuse di Saiello e Cammarano - . Negli affidamenti diretti a Salerno, così come negli incarichi, a partire dalla sanità, laddove si predilige il sistema della nomina fiduciaria, piuttosto che il ricorso a graduatorie o a selezioni pubbliche. Nella filosofia del governatore la discrezionalità scavalca puntualmente la legge".
Non solo. "Ad oggi ci troviamo al cospetto di un possibile danno erariale pari a 850mila euro relativamente all'assegnazione di appalti per 8 milioni e mezzo in tre anni. E pensare che la stessa società inondata di milioni elargiti dalle casse regionali, a Torino, governata da un sindaco M5S, ha versato per gli allestimenti di tre kermesse natalizie la somma di trecentottantamila euro nelle casse municipali, in cambio semplicemente di un ritorno di immagine - argomentano in conclusione gli esponenti pentastellati - . Dunque, mentre a Torino i soldi li mette la stessa società che si occupa di installare le luci, a Salerno a pagare sono cittadini della Campania. E con procedure finite oggi nell'ultima scandalosa inchiesta della Corte dei Conti".
Redazione Salerno