Non più scatole vuote ma ospedali veri. L'inaugurazione del nuovo reparto di rianimazione e terapia intensiva, viene salutato così ad Ariano Irpino.
Una struttura all’avanguardia tra le più efficienti e tecnologicamente avanzate in regione Campania e non solo, dotata di ogni confort necessario. Premiata la caparbietà dell’ex primario Marianna Raffa e la determinazione del direttore generale dell’Asl di Avellino Maria Morgante.
"E' un evento importante, a dimostrazione che la direzione strategica dell'azienda, continua a lavorare, verso un obiettivo primario, il rinnovamento e miglioramento dell'assistenza sanitaria sul territorio. La terapia intensiva, riaperta, dopo un riammodernamento completo, dimostra tutto ciò. Dare maggiore assistenza, con attrezzature e mezzi, che insieme alle alte professionalità, di cui già disponiamo, contribuiranno a garantire a questo territorio, un'assistenza migliore. Prossimo step importante - assicura il direttore Morgante - sarà la radioterapia. Pare che siamo a buon punto, il progetto sta andando avanti, siamo fiduciosi."
E' Maurizio Ferrara il nuovo primario del reparto di rianimazione e terapia intensiva, giovanissimo e motivato, proviene dal Monaldi di Napoli prenderà servizio il primo aprile.
E' dotata di sei posti letto più uno aggiuntivo nell'eventualità di terapie per pazienti che presentano patologie infettive. Nuova strumentazione di ultima generazione e adeguato monitoraggio. In sintesi, una maggiore sicurezza per i pazienti.
Per la sanità nelle aree interne della Campania è un nuovo importante tassello che va ad aggiungersi alle varie iniziative messe in atto nei mesi scorsi.
Così il sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta: "Il lavoro paga, a partire dal grande impegno del direttore generale Maria Morgante e di tutta la sua equipe, che ha consentito di raggiungere questo importante risultato. Oggi abbiamo una rianimazione, fortemente potenziata con attrezzature tecnologicamente all'avanguardia."
Per Rosetta D'Amelio, presidente del Consiglio Regionale della Campania: "Un dea di primo livello, può funzionare bene se ha una rianimazione di qualità, che da risposte ai cittadini del territorio. E' una grande risposta alle aree interne, in una struttura di eccellenza. E questo aiuterà anche ad allentare l'emergenza nella città capoluogo, al pronto soccorso dell'azienda ospedaliera Moscati."