È stato Renato Carpentieri il protagonista al Cinema Partenio della seconda serata del serata Premio Camillo Marino, la manifestazione organizzata dal Comune di Avellino e realizzata dal Circolo di cultura cinematografica ImmaginAzione, in programma fino a lunedì nel capoluogo irpino. L’omaggio all’attore napoletano, originario di Savignano Irpino, è iniziato con la proiezione speciale del film “La Tenerezza” di Gianni Amelio, che gli è valso il premio Miglior attore protagonista ai David di Donatello 2018. A seguire l’incontro con il pubblico, condotto da Maria Vittoria Pellecchia, durante il quale è stato presentato, il libro “Renato Carpentieri. L’attore, il regista, il dramaturg”, volume che esamina le sue interpretazioni per il grande schermo, e soprattutto la sua variegata, quarantennale attività di regista, attore e autore teatrale. Infine Carpentieri ha introdotto la proiezione di “Noi credevamo” di Mario Martone, film di cui è stato interprete. Sollecitato dai cronisti al suo arrivo al Partenio sull’idea di destinare il cinema Eliseo, casa della cultura avellinese, a caserma dei carabinieri forestali, Carpentieri ha risposto perentorio: “Mi ero illuso che sarebbe successo il contrario, cioè che le caserme diventavano luoghi di cultura. Mi sembra una cosa veramente pazzesca, con tutto il rispetto per i carabinieri, tra l'altro mio padre era un carabiniere, ma lo trovo assurdo”