"Camillo Marino era una figura mitica. Impossibile dimenticarlo. E' un onore ricevere questo premio, assegnato negli anni passati ad altri registi prestigiosi". Lo sottolinea Mario Martone nel ricevere il riconoscimento intitolato alla memoria di Camillo Marino a venti anni dalla morte e nell'anniversario dei 60 anni del Laceno d'oro. È una sala gremita ad accoglierlo al Partenio e il pubblico gli tributa un caloroso applauso. A consegnargli il riconoscimento il commissario Giuseppe Priolo. A fare gli onori di casa Antonio Spagnuolo del Circolo Immaginazione e Aldo Spiniello di Sentieri Selvaggi. Ad accompagnare Martone è uno dei protagonisti dei suoi film Sergio Tramonti. Quindi spazio alla proiezione del suo ultimo film"Capri revplution". Martone racconta la sua idea di un cinema "libero da schemi e regole. Ho fatto film sempre diversi che nascono dall'immaginazione, dall'incrocio di possibilità e ne vado fiero. E chissà che non possa girare qui il mio prossimo film. L'Ipinia è una terra magica e ancestrale con i suoi paesaggi bellissimi. É uno scrigno che racconta la bellezza della Campania". Poi precisa "Certo non un film su Camillo. C'é un precedente troppo illustre, il film di Scola". Spiega come "oggi sono cambiate le modalità di fruizione del cinema, troppo spessogustato in solitudine. Mentre è importante che il cinema torni ad essere spazio vivo di confronto e aggregazione. Quando avevo 15 anni con Tony Servillo ci vedevamo spesso in un cinema, era un modo per condividere o anche litigare, era un luogo di discussione. É importante che ci siano associazioni che difendano questa idea di Cinema". E sulla battaglia per la realizzazione di una casa del cinema intitolata a Marino all'Eliseo: " Da quello che mi dite è una battaglia preziosa. Continuate a combattere, ma restate uniti. Nelle battaglie è importante costruire un orizzonte comune".
Martone: Camillo Marino, impossibile dimenticarlo
Il regista: la grandezza di uomo di cultura autentica
Simonetta Ieppariello