Truffa all'Agenzia delle entrate e all'Inps: scattano gli arresti, in azione i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore. L'operazione, condotta alle prime luci dell'alba, ha puntato i riflettori. su un sistema capace di incunearsi nelle "falle" della piattaforma dell'Istituto di previdenza per l'erogazione di conguagli per gli arretrati di assegni familiari, indennità di malattia, maternità e bonus Renzi. Nel mirino consulenti del lavoro, imprenditori e faccendieri tra le province di Salerno, Benevento, Napoli e Lecce.
Sono cinque le persone arrestate (un'altra è tuttora ricercata). In manette il presidente nazionale di Federaziende, il presidente nazionale di "Ebin" (Ente bilaterale), un agente di polizia penitenziaria (ritenuto gestore di fatto della federazione regionale campana), un consulente del lavoro di Sant'Egidio del Monte Albino e un altro consulente (nonché responsabile zonale di Federaziende) originario di Moiano, nel Sannio.
Oltre 2 milioni di euro il giro d'affari illegale contestato dagli investigatori: tutto è partito dalle numerose anomalie riscontrate nelle pratiche dei due consulenti del lavoro, che ha portato il gip ad orduinare le misure cautelari e il sequestro di beni. Degli oltre 2 milioni contestati, 683mila fanno riferimento al pagamento dei contributi ai lavoratori e per estinguere altri debiti tributari, mentre oltre 1 milione e 400mila euro sarebbe la cifra devoluta a favore di Federaziende e all'Ente bilaterale.
Secondo gli investigatori, i soldi devoluti per queste finalità non sono mai stati destinati allo scopo, come ha avuto modo di ribadire il procuratore capo del tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore, nella conferenza stampa di stamattina.
Dal punto di vista operativo, sono complessivamente 90 le persone iscritte nel registro degli indagati: sigilli a conti correnti, quote societari e beni immobili. Nella presunta truffa aggravata all'Inps e all'Agenzia delle Entrate sarebbero coinvolte decine di società.
Sara Botte
Giovanbattista Lanzilli