«Folla di turisti e un grande beneficio per le attività commerciali locali, un successo». E’ questo il commento del vicesindaco Giancarlo Bruno all’indomani della Nona Tappa del Giro d’Italia, conclusasi a San Giorgio del Sannio, con l’arrivo lungo Viale Spinelli.
Tappa vinta dal 37enne di Avola, Paolo Tiralongo, che trionfa dopo oltre 170 km di fuga e diventa il vincitore di tappa più anziano della storia del Giro, (fonte la Gazzetta dello Sport). Insomma in questa Nona Tappa Benevento - San Giorgio del Sannio arriva anche un record storico.
«Da Ginestra fino alla fine del Viale – riprende Bruno – c’era una linea di gente senza soluzione, una festa in rosa durante la quale tutti hanno beneficiato di uno dei più grandi eventi sportivi internazionali. Mi dispiace che qualche cittadino di San Giorgio del Sannio abbia avuto dei disagi legati al piano traffico, ma per eventi di tale portata è inevitabile».
E gli sponsor? E’ stata raggiunta la somma di 100mila euro? «Tra finanziamenti pubblici e sponsorizzazioni siamo al di sotto dei 110 mila euro. Si la cifra è stata raggiunta. 30mila euro sono stati dati, tramite la Regione Campania, dall’Ept, altri 20mila euro dalla Camera di Commercio di Benevento. C’è stata una impresa di gas ed elettricità del Molise, l’Eneide, che ha dato circa 20mila euro, poi contributi dal Pastificio Rummo, l’Associazione delle Imprese Edili di Benevento e altri ancora».
C’è qualcuno che sostiene che al di là del Giro ci sono altre priorità e disagi, che ne pensa? «Siamo attenti e lavoriamo anche per quelle, penso che non ci sia alcun dubbio sull’importanza e l’onore di aver avuto a San Giorgio del Sannio un evento di tale portata».
Tra i qualcuno che storcono il naso ci sono i grillini di San Giorgio del Sannio, che per commentare l’evento sportivo e l’iniziativa dell’amministrazione Ricci si rifanno alla nota affermazione di Ferdinando II di Borbone, “Festa, farina e forca”,
«Le tre “f” - commenta il MeetUp di Peppe Grillo – secondo Ferdinando II di Borbone, consentono di ben governare un popolo. Oggi uno dei compiti di un buon sindaco, di un buon politico, di una buona giunta è quello di farsi profeta dell’effimero anche nei momenti di crisi, proprio quando i bisogni del popolo sarebbero ben altri. Si festeggia per il passaggio del Giro, ma cosa ha da festeggiare un paese senza piste ciclabili, senza verde e con un’altissima cementificazione, dove persino il Velo Club ha la sede in un edificio inagibile pieno di muffa, e dove ci piove dal soffitto? A cosa serve festeggiare? Cosa accadrà domani, quando tutto il rosa si sarà sbiadito? Gli amministratori, dopo aver dato ai cittadini un effimero divertimento, risparmieranno sulla farina e prepareranno la forca: avete festeggiato e vi siete divertiti per un giorno col Giro d’Italia, ora pagate le tasse e i disservizi».
Michele Intorcia