Angelo Pepe, 62 anni, scende in campo come candidato sindaco nelle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Apice. a sindaco per la lista Apice in Comune alle prossime elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Apice.
Dirigente pubblico, prima presso il Ministero dei Lavori Pubblici, poi presso la Presidenza del consiglio dei Ministri, Dipartimento protezione civile, Regione Campania e, infine presso l’autorità Nazionale Anticorruzione accanto a Raffaele Cantone, Angelo Pepe ha dedicato tutta la sua vita alle istituzioni ricevendo onorificenze e medaglie al merito.
Oggi è in campo per dare il proprio contributo alla comunità che tanto gli ha dato in questi anni, a partire innanzitutto dall'affetto. L’ingegnere Pepe, infatti, attualmente si trova in pensione e questo, a suo dire, gli permette di dedicare tutto se stesso all'attività amministrativa, a servizio del paese e dei giovani che lo affiancheranno in questa nuova sfida.
“Costruire un paese che non guardi alla scadenza amministrativa – spiega Pepe -, ma guardi da qui a 20 anni, che riprenda in mano il proprio destino ed il proprio futuro, che viva e soprattutto cresca. Abbiamo bisogno di offrire servizi e opportunità che rendano Apice un territorio attrattivo per le famiglie e per le attività produttive”.
E continua: “dobbiamo dare centralità al nostro paese, uscire dall'isolamento, cogliere tutte le opportunità che sono in campo per connetterlo agli assi di sviluppo provinciali, regionali e nazionali. Abbiamo un asse ferroviario che da qui a breve ci connetterà alle direttrici economiche dell’Italia e dell’Europa non possiamo sprecare l’opportunità di attrarre investimenti e possibilità di sviluppo per le nostre aziende e le nostre imprese. E prima ancora, abbiamo bisogno di un’attenzione nuova e costante per le politiche sociali, la promozione culturale e turistica, la valorizzazione delle nostre tradizioni.”
“La battaglia – conclude il candidato sindaco - sarà sicuramente dura, pezzi di rendita di potere e privilegio non saranno certo disposti a lasciare la poltrona facilmente, ma noi siamo convinti di avere la strada spianata perché di fronte alle idee che abbiamo in campo, le persone che saranno candidate e le storie personali di ognuno di noi non c’è grande accozzaglia che possa tenere”.