Circa 1/3 della frutta e verdura consumata dagli inglesi viene dall’Unione Europea dove cresce il rischio dei dazi in caso di mancato accordo sulla Brexit. È l’allarme che arriva dalla Coldiretti Salerno dove il presidente Vito Busillo teme che il mercato della quarta gamma possa subire limitazioni, dazi e costi maggiori per gli operatori. “Il regno Unito è uno sbocco di mercato determinante per il comparto della provincia di Salerno – conferma Busillo - un mercato che potrebbe restringersi in caso di uscita del Regno Unito dall’Europa senza accordo. Il Regno Unito assorbe circa il 33% delle esportazioni complessive del settore.
Ovviamente non vogliamo essere allarmisti ma guardiamo con attenzione agli effetti di una Brexit senza accordo che rischierebbe di rallentare il flusso delle esportazioni e di imporre una legislazione sfavorevole alle nostre aziende”. Il timore – secondo l’analisi di Coldiretti – è l’aumento dei costi doganali non solo legati ai dazi - se e come ci saranno – ma i costi di transazioni e documentali, con una maggiore burocrazia.
Attualmente sono in vigore i contratti già stipulati che prevedono fatturazione euro su euro. Bisogna verificare se ci saranno problemi di svalutazione e di inflazione ed eventuali costi a carico dei consumatori e delle imprese. Il mercato della quarta gamma della Piana del Sele esporta all’estero circa il 70% del fatturato complessivo, il 33% solo nel Regno Unito.