Il tempo di oziare davanti al computer è finito, l’era di guadagnare online è giunta! Il lavoratore freelance del web 4.0 non ha più i limiti che aveva una decina di anni fa: tante sono le piattaforme per freelance che mettono in contatto professionisti o dilettanti e aziende o privati.
Le possibilità di arrotondare lo stipendio lavorando comodamente da casa, oppure di guadagnare online fra una sessione d’esami e l’altra, o ancora di crearsi un vero e proprio stipendio sfruttando le potenzialità dei siti web per freelance sono oramai divenute realtà. Come è possibile?
Il primo passo per iniziare è individuare una – o più – piattaforma per freelance.
Il secondo è iscriversi alla piattaforma per freelance più idonea alle competenze che si vogliono mettere al servizio di chi le richiede.
Il terzo è trovare una richiesta di lavoro che si è realmente in grado di sviluppare.
Il quarto: darsi da fare!
Quali sono i migliori siti web per freelance?
- Addlance. Un marketplace tutto italiano in continua espansione dal 2014, con una vasta rete di professionisti e aziende. Su questa piattaforma per freelance ci sono molte offerte suddivise per un’infinità di settori di competenza, come copywriter, traduttori, avvocati, programmatori web.
In questo marketplace le aziende clienti scelgono tra le proposte dei freelance e, alla consegna del lavoro, tra cliente e freelance ci sarà la classica valutazione secondo un sistema di rating.
- Freelancer. Conta 20 milioni di iscritti. I freelance più gettonati sono gli informatici e i programmatori, ma sono numerose anche le offerte per copywriter, blogger e traduttori. Di recente è stata anche aggiunta la lingua italiana e rappresenta un importante banco di prova sia per veri professionisti che per dilettanti con voglia di imparare.
- Peopleperhour, WeWorkRemotely, Elance, Guru, IFreelance. Piattaforme di respiro internazionale, quindi interamente in inglese, e dedicate ai freelance dei più svariati settori. Sono delle piattaforme pay to win: sottoscrivendo un abbonamento mensile è possibile mettere in risalto il proprio profilo. D’altronde si sa: per guadagnare bisogna investire, soprattutto su sé stessi.
- Fiverr. Dal "five" inglese, indica molto semplicemente che il compenso minimo che il freelance può chiedere al cliente è, appunto, di cinque dollari.
Fiverr è molto adatto per i piccoli progetti: in questa piattaforma per freelance si possono pubblicare dei servizi, chiamati "GIG", che hanno come punto di forza le capacità del freelance.
Su Fiverr si possono trovare candidature per lavori di genere davvero vario, tuttavia c’è una leggera predominanza per il design, la pubblicità, i social media, i video, la scrittura e le traduzioni. Da considerare sempre attentamente, e questo vale per tutte le piattaforme, la possibilità di iniziare attivamente una collaborazione con un dato cliente dopo un ottimo servizio sulla piattaforma per freelance, Fiverr in questo caso.
- Twago. Uno dei migliori siti web per freelance che si dedicano alla programmazione, al design e alla traduzione. Un funzionamento veramente semplice e tradizionale distingue Twago dalle altre piattaforme per freelance: le aziende specificano su questo portale il progetto che devono sviluppare e il profilo del freelance desiderato. Twago provvede a inviare una mail al freelance iscritto nel caso in cui il suo profilo sia compatibile con quello cercato dall’azienda.
- Upwork. Decisamente una delle più grandi piattaforme per freelance al mondo. Totalmente disponibile in lingua inglese, ha come obiettivo quello di mettere in contatto professionisti o dilettanti con possibili clienti e aziende, lavorando in remoto da qualsiasi parte del mondo.
Su Upwork ci sono vari progetti proposti a un prezzo fisso, come in tutte le altre piattaforme per freelance, ma – la grande differenza con gli altri siti web per freelance – esistono anche attività a tariffa oraria, controllate tramite un software che scatta fotografie e che monitora l’effettivo tempo di lavoro del freelance.
Upwork è adatta principalmente ai talenti nel campo dell’informatica e dà la possibilità ai suoi iscritti di acquistare crediti aggiuntivi, oltre i sessanta che vengono messi a disposizione gratuitamente ogni mese; crediti con cui potersi candidare ai vari progetti o lavori.
Quali sono le migliori piattaforme per chi lavora con le parole?
Se ci si vuole mettere in gioco e anche allenarsi nella traduzione di testi da una lingua all’altra e nella scrittura come articolista o per lavorare come copywriter, qua di seguito vengono proposti un paio di esempi di siti web per freelance adatti in particolar modo per i traduttori e i copywriter.
- Textbroker, O2O, Articolista, Scribox, Greatcontent, ProZ e TranslatorsCafe: Tutti questi sono i migliori siti web per traduttori e articolisti.
Senza entrare troppo nel merito della singola piattaforma, poiché si assomigliano tutte generalmente – tranne forse Scribox che si avvicina più al concetto di asta online in cui è necessario candidarsi e attendere l’assegnazione da parte del cliente – il profilo più richiesto è appunto quello del traduttore e quello del copywriter.
C’è da dire che si sta parlando, in questo caso, di marketplace affidabili e i pagamenti sono puntuali.
- Speaklike. Forse la miglior piattaforma dedicata ai traduttori freelance, con registrazione gratuita. Durante la consueta compilazione del proprio profilo, bisogna indicare la lingua, o le lingue, in cui sei specializzato per poter successivamente ricevere richieste da parte di privati o aziende.
Il compenso viene trattato direttamente tra freelance e cliente, tenendo sempre a mente i vari fattori che lo possono influenzare come la lunghezza del testo, la difficoltà o la scadenza.
In conclusione, le piattaforme per freelance sono un ottimo punto di partenza per iniziare a capire davvero cosa significa lavorare a un progetto con scadenze a breve-medio termine e per mettere in gioco il proprio talento.