Gesualdo

Un silenzio irreale, il cielo più scuro e i rintocchi delle campane. Dolore e cordoglio a Gesualdo, in provincia di Avellino, dove questo pomeriggio si sono tenuti i funerali di Michele D’Adamo morto nella tragica esplosione avvenuta nel suo deposito di fuochi pirotecnici.

L'arrivo della salma è stato accolto coi botti in un cielo limpido e soleggiato. Ad officiare il rito padre Enzo Gaudio insieme ad altri sacerdoti dei comuni limitrofi, nella chiesa di San Nicola, dove si sono riuniti non solo la comunità intera di Gesualdo, ma anche i residenti e sindaci di alcuni comuni del comprensorio. 

Aveva 49 anni Michele quando quel boato improvviso l’ha strappato all’amore di sua moglie Orietta dei tre figli Vincenzo, Martina ed Eleonora. Michele lascia anche sua madre Rosetta, il fratello Elio, le sorelle Angelina e Felicetta, i cognati e parenti tutti nel dolore più profondo. La salma dopo l’autopsia è stata sistemata nella camera ardente del Moscati. Oggi l’ultimo saluto.

Nelle parole del parroco, del sindaco e della comunità intera la vicinanza per i familiari distrutti dal dolore. Oltre tre ore e mezza di rito funebre, dalla celebrazione,a i messaggi finali e l'interminabile coda per le condoglianze ai familiari. Ogni amico e conoscente ha voluto portare una frase di cordoglio alla famiglia nella chiesa della piazza Vecchia del paese.

Fuori silenzio e palloncini bianchi per porgere l’ultimo saluto verso il cielo al re dei fuochi, al signore delle feste, che con le sue magie ha reso brillanti e bellissime le occasioni speciali di tanti, le feste dei paesi.

L’autopsia ha rivelato che Michele è morto sul colpo, a seguito del tremendo spostamento d'aria che l'ha sbattuto violentemente al suolo. Una bruciatura su una parte del corpo che presentava il cadavere è sicuramente derivata dal contatto con l'incendio che si è sviluppato contestualmente all'esplosione. Le fiamme hanno solo lambito il corpo dell'uomo che probabilmente ha tentato di allontanarsi rapidamente dal luogo dell'esplosione, ma è stato raggiunto dall'onda d'urto.