Avellino

Nessuna polemica con il commissario Priolo nè tanto meno dissidi interni al movimento semplicemente una indecisione sui conti che non agevola la campagna elettorale ormai alle porte. Vincenzo Ciampi a margine del volantinaggio dei 5 Stelle al mercato del sabato, motiva cosi la sua scelta di non ricandidarsi a sindaco di Avellino. “E' evidente che in caso di predissesto io non sono personalmente disponibile a candidarmi alla guida di una città che dovrà gestire una crisi finanziaria con un rimedio in cui non credo. Nessuna polemica con il commissario e nessuna difficoltà con il Movimento 5 Stelle di cui mi sento parte integrante e la mia presenza qui oggi sta a testimoniarlo”. Ciampi non si sbilancia sul nome di un suo possibile successore quello che conta è il programma i cinque stelle hanno già dimostrato di poter essere vincenti. “Il Movimento 5 Stelle rifugge dai personalismi esasperati anche in politica, per noi più che le persone contano i programmi per cui se questo progetto è portato avanti da Ciampi o da un'altra persona non cambia nulla”. Infine una stoccata a Tiziana Guidi che aveva bollato l'esperienza ciampi come estremamente negativa tra l'autogol delle vele e delibere sbagliate. “Esprimere un giudizio su un' amministrazione che ha avuto una vita di soli 120 giorni e con una fragilità politica enorme, perché, ricordiamolo, io ero un'anatra zoppa con soli cinque consiglieri su trentadue , mi sembra un giudizio dato in malafede o al di fuori della realtà”.