Benevento

La Procura ha proposto l'archiviazione, non avendo ravvisato gli elementi necessari ad integrare l'ipotesi di omissione in atti di ufficio in relazione ad un comportamento “al più moralmente censurabile”, ma l'opposizione della parte offesa ha lanciato la palla della decisione nel campo del gip Loredana Camerlengo, chiamata a stabilire il destino dell'inchiesta a carico di una vigilessa del Comune di Benevento, difesa dall'avvocato Vincenzo Sguera.

E' stata tirata in ballo per un episodio accaduto la sera del 14 giugno 2016, mentre era in servizio presso la centrale operativa della polizia municipale. Erano all'incirca le 20.30 quando aveva ricevuto una telefonata, all'altro capo del filo una donna che le aveva segnalato la presenza in via Cifaldi, a Pacevecchia, di un gatto ferito.

Lei, non essendo da tempo a disposizione l'elenco dei reperibili del Servizio veterinario dell'Asl, aveva provato a contattare, senza riuscirvi, un paio di veterinari, dopo averne ricevuto i numeri delle utenze dall'Enpa. La stessa segnalazione sul gatto era poi stata fatta dal presidente dell'associazione 'Gli amici di Snoopy', ai quali l'agente aveva illustrato la difficoltà di trovare il personale Asl deputato ai casi di soccorso e recupero delle carcasse di animali.

Lo stesso presidente aveva poi raggiunto il Comando dei vigili, dove gli erano state riferite le difficoltà per 'agganciare' gli addetti dell'Azienda sanitaria. Una motivazione che non aveva evitato la denuncia nei confronti della vigilessa e l'avvio dell'indagine, sulla quale è ora attesa la pronuncia del giudice, dinanzi al quale questa mattina,  nel corso della camera di consiglio convocata dopo l'opposizione all'iniziativa del Pm, la difesa ha ribadito l'infondatezza dell'ipotesi di reato.

(foto di repertorio tratta dal web)