Annullata dal Riesame, che ha derubricato in lesioni aggravate dall’uso dell’arma l'accusa di tentato omicidio di un giovane, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Giuseppe De Martino (avvocati Valeria Verrusio e Giuseppe Adamo), 31 anni, di San Martino Valle Caudina, che il 30 gennaio era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Avellino al pari di un 37enne, quest'ultimo, però, finito ai domiciliari. Entrambi sono ritenuti i presunti responsabili di quanto accaduto a Cervinara e San Martino la sera del 13 ottobre 2018, quando, a distanza di pochi minuti, c'erano stati due agguati con colpi di pistola calibro 9.
Attraverso la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del comune di San Martino Valle Caudina, i militari erano risaliti ai due uomini e all'auto utilizzata, nella quale erano state rinvenute due cartucce inesplose dello stesso calibro di quelle repertate sui luoghi degli attentati.
Il Gip non aveva convalidato il fermo e, pur disponendo la custodia in carcere per De Martino, aveva qualificato la contestazione nei suoi confronti come lesioni aggravate e non tentato omicidio. Un addebito che successivamente, alla luce di nuovi accertamenti balistici, era stato prospettato ad entrambi gli indagati, e che per De Martino era sfociato in una nuova ordinanza chiesta dalla Procura e firmata dal Gip.
Un provvedimento impugnato dai legali del 37enne dinanzi al Riesame, che accogliendo le loro argomentazioni, ne ha deciso l'annullamento, ritenendo che si tratti di lesioni aggravate e non tentato omicidio, stabilendo la scarcerazione di De Martino per questo reato.