Quattordici bandi da attivare a valere sulle misure del Psr della Regione Campania 2014/2020 per una dotazione finanziaria di circa dieci milioni di euro: sono questi i numeri presentati ad Ariano Irpino dal Gal Irpinia in un affollatissimo Museo Civico e della Ceramica di via D’Afflitto per il primo incontro di animazione territoriale cui seguiranno, nelle prossime settimane, altri appuntamenti divulgativi con l’obiettivo di spiegare misure, bandi, opportunità.
Ha introdotto i lavori Nicola Giordano, responsabile del settore di coordinamento del Gal Irpinia: «Con questo incontro – ha dichiarato – presentiamo i quattordici bandi per i quali prevediamo tempi molto rapidi di pubblicazione e di istruttoria, attività che saranno accompagnata da un’intensa azione di animazione sul territorio. Partiamo da Ariano Irpino che è la capitale della nostra iniziativa. Il consiglio che sento di dare, in particolare ai Comuni, è quella della immediata cantierabilità dei progetti perché vogliamo avere tempi molto serrati. Inoltre le premialità che attiveremo in riferimento a due interessanti progetti di cooperazione che fanno riferimento ai corridoi ecologici e alla dieta mediterranea. Terremo teso un filo con il territorio che non si spezzerà mai in questo periodo di operatività del programma. Forniamo opportunità reali per un territorio molto coeso e che ha creduto in questa nostra iniziativa».
A seguire i saluti di Carmine Famiglietti, presidente della comunità montana Ufita e componente del CdA del Gal Irpinia: «Presentiamo – ha dichiarato - opportunità concrete, non illusorie, perché i bandi previsti sono la riproposizione di quelli già pubblicati negli ultimi anni da parte della Regione nell’ambito del Psr 2014/2020. E contengono possibilità di finanziamento interessanti soprattutto sul fronte dei nuovi insediamenti o dell’ammodernamento di aziende già esistenti oppure per la sistemazione di strade rurali o la rifunzionalizzazione di borghi. E’ un altro tassello che va nella direzione della trasformazione del territorio, provando ad incidere sul nostro tessuto produttivo attraverso la ruralità, intesa nella sua accezione più ampio, in una porzione d’Irpinia naturalmente vocata a queste attività».
La parola poi al padrone di casa, al sindaco di Ariano Irpino, Domenico Gambacorta: «Ringrazio il Gal – ha dichiarato – per questo incontro. Ringrazio Maurizio Petracca per la sua presenza, per me è quasi un assessore all’agricoltura, conoscendolo per la sua concretezza. Viviamo una fase di difficoltà e questa ipotesi del regionalismo differenziato rischia di determinare un allontanamento delle persone che qui vivono e che qui hanno investito in termini di formazione. Il problema vero è il lavoro. E la burocrazia che uccide le piccole e medie imprese, che vessa i professionisti tanto da scoraggiare anche le migliori risorse. Poi registriamo il tafazzismo di questi giorni con i casi assurdi del blocco della Lioni – Grottaminarda o le incertezze sulla stazione Hirpinia Se la continuità amministrativa viene boicottata in questo modo, allora il nostro Sud farà molti passi indietro. Al contrario c’è ancora voglia di competenza, di politica seria».
A relazionare c’ha pensato il presidente del Gal Irpinia, Vanni Chieffo: «Come Gal Irpinia – ha spiegato - stiamo portando avanti l’idea del distretto rurale. Sentiamo il bisogno di un’aggregazione, di uno strumento che possa mettere insieme le eccellenze del territorio. La Regione Campania, anche su impulso del presidente Petracca, ha approvato le norme attuative e noi ci faremo trovare pronti, avviando da subito l’iter amministrativo. L’idea mi affascina. Vedo un distretto rurale di eccellenza che vede nei nostri Comuni il meglio delle produzioni agroalimentari dal punto di vista gastronomico, rappresentiamo in questo senso un vero valore aggiunto, eccellenze che si incrociano alle bellezze del nostro territorio. Il nostro obiettivo è mettere insieme gli imprenditori, il tessuto produttivo perché queste nostre risorse possano diventare davvero occasione di crescita e di sviluppo. Ai sindaci offriamo massima assistenza con uno sportello informativo itinerante per avere uno scambio diretto ed anche consigli».
I quattordici bani del Gal Irpinia sono stati illustrati dal punto di vista pratico da Renato Borriello, responsabile del settore tecnico del Gal Irpinia, che ne ha sintetizzato dotazione finanziaria, destinatari, caratteristiche.
Ruolo di primo piano, quello ricoperto dalle organizzazioni di categoria: «I Gal sono un’occasione per le aree interne –ha dichiarato Mario Grasso, direttore regionale della CIA - in questo Gal c’è stato un lavoro di costruzione sul territorio molto importante. Ora, insieme bisogna costruire le basi per il distretto rurale, ma bisogna anche creare le precondizioni per lo sviluppo. Oggi la Regione Campania sta facendo un grande lavoro. Resta il problema del credito, così come i costi della burocrazia sono il limite maggiore. Il Gal può essere una vera agenzia di sviluppo, contribuendo ad essere un argine allo spopolamento attraverso l’introduzione di strumenti snelli anche dal punto di vista degli sgravi fiscali. Sul Psr un problema resta ed è quello dei tempi, vanno determinate le condizioni perché sulle pratiche si riesca a dare un’accelerazione. Allo stato i tempi di attesa restano troppo lunghi».
«Sui Gal abbiamo lavorato e abbiamo molte aspettative – ha spiegato Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – ma bisognava fare di più e si poteva fare meglio. Ora è il tempo di gettare le basi perché nella nuova programmazione i Gal possano avere dotazioni finanziarie più significative e profili diversi. Serve maggiore attenzione perché le aspettative non vengano disattese e creare un contesto per una programmazione che sia davvero aderente alle realtà territoriali su cui insistono».
Ha chiuso i lavori Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania: «E’ una giornata importante per l’agricoltura irpina – ha spiegato davanti alla folta platea – Sono state approvate, con apposito decreto, le norme tecniche in materia di castanicoltura da frutto. Bisogna dire con fermezza che in questi ultimi due anni sulla castanicoltura in Campania sono stati fatti passi in avanti come non se ne vedevano da venti anni. Le norme tecniche rappresentano il vademecum operativo di un’intuizione importantissima, quella di riclassificare i castagneti come frutteti. Poi la presentazione dei bandi del Gal Irpinia: dieci milioni di euro per le imprese agricole di un territorio tra i più vocati alla ruralità delle aree interne dell’Irpinia e della Campania, un territorio che vede in Ariano Irpino la sua capitale, il centro pulsante di un’economia rurale da preservare e sostenere. E’ un altro pezzo di un lavoro portato avanti con abnegazione in Commissione, in particolare per le aree interne. Abbiamo modificato il Psr provando a dirottare risorse su quelle aree maggiormente vocate all’agricoltura. Si poteva fare di più? Come in tutto, ma garantisco che si è fatto il massimo possibile date le condizioni di partenza, quelle di un Psr interamente redatto dalla burocrazia, un Psr senz’anima, un Programma senza politica. Resta il problema della burocrazia, di tempi di attesa troppo lunghi, su cui bisognerà per forza di cose intervenire, ma va anche sottolineato come rispetto a certe misure sono arrivate domande e pratiche pari a dieci volte il budget disponibile, un overbooking non preventivabile sulla carta».
«Ora – ha concluso Petracca - siamo nella fase di avvio della redazione della nuova programmazione. Il 13 marzo si riunirà il comitato di verifica del Psr che ho l’onore di coordinare su delega del Governatore De Luca. Iniziamo da subito perché la nuova programmazione sia davvero rispondente alle esigenze dei territori. Per il Gal Irpinia resta in piedi la prospettiva del distretto rurale e c’è l’idea di fare dei Gal, nella nuova programmazione, delle vere e proprie agenzie di sviluppo. E’ il ruolo più idoneo soprattutto per la prossimità territoriale che i Gruppi di Azione Locale possono garantire».