Se il controllore fa affari sulla pelle del controllato c’è qualcosa nel meccanismo che non va. Il riferimento è agli stress test effettuati sulle banche europee, nel 2016 e nel 2018, dalla più grande società di investimento al mondo, BlackRock, che poi ha acquisito i crediti deteriorati dalla banche che aveva “controllato” e che aveva indirettamente indotto a cedere.
Alla luce di questi eventi, gli eurodeputati e portavoce M5S Piernicola Pedicini, Marco Valli, Laura Agea e Fabio Massimo Castaldo, hanno incalzato con una serie di interrogativi, il presidente del Comitato del Meccanismo di vigilanza unico.
“Come confermato dalla stessa ex Presidente Nouy – scrivono i portavoce - in risposta ad alcune interrogazioni parlamentari, gli stress test sulle banche europee del 2018 e 2016, sono stati condotti con l’ausilio di BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo, con interessi speculativi nell’acquisizione di partecipazioni bancarie e di crediti deteriorati.
La presenza di conflitti di interesse nello svolgimento degli stress test, strumento cardine dell’azione di vigilanza, può compromettere l’oggettività e l’affidabilità dei risultati ed esporre l’intero meccanismo di vigilanza a rischi reputazionali e di riservatezza, difficilmente controllabili in termini pratici.
I risultati degli stress test hanno di fatto costretto varie banche a realizzare rapidamente cessioni massicce di Npl (Nonperforming Loan, tradotto crediti inesigibili), a vantaggio dei pochi acquirenti che dominano il mercato delle sofferenze, in primis BlackRock”. Considerate queste premesse, il M5S Europa ha chiesto alla Bce, di chiarire le ragioni che l’hanno spinta a scegliere, per la conduzione degli stress test, un consulente esterno in palese conflitto di interesse, piuttosto che agire autonomamente o prediligere altri consulenti.
Contestualmente, la Banca centrale europea dovrà spiegare se e quali controlli sono stati effettuati per assicurare che la separazione dei comparti posta formalmente in essere da BlackRock, sia realmente osservata. Infine sarà tenuta a spiegare per quali ragioni le informazioni relative all’assegnazione dell’incarico di consulenza a BlackRock, non sono state divulgate in modo trasparente e tempestivo.
“Non è più ammissibile che l’Europa faccia il gioco degli interessi di grandi strutture multinazionali sulla pelle dei cittadini – commentano i portavoce M5S. Dietro la gestione delle banche si nascondono le più grandi truffe ai danni dei contribuenti europei ed è venuta l’ora per la Banca centrale europea – concludono - di fare chiarezza sulle proprie responsabilità nel supporto a meccanismi che sanno di eversivo rispetto agli interessi comunitari”.