Napoli

Due città diverse, due sindaci profondamente differenti, eppure uniti nella comune prospettiva di un Paese che sappia preservare la coesione sociale malgrado le spinte autonomiste.

Napoli - Milano non è un viaggio di sola andata, come accade purtroppo da anni per tanti giovani del sud che cercano (e trovano) lavoro nella capitale lombarda. Napoli – Milano è da oggi anche un asse istituzionale tra Luigi De Magistris e Giuseppe Sala.

L'iniziativa è nata subito dopo i gravi episodi che si verificarono durante l'incontro Inter-Napoli del giorno di Santo Stefano quando i il calciatore azzurro Koulibaly fu aggredito con insulti razzisti all'esterno dello stadio Meazza.

Poi l'avvicinarsi della firma dell'accordo tra Governo e regioni del nord per la riforma delle autonomie ha finito per cementare il rapporto tra le due città. Il sindaco Sala fin dall'inizio si è mostrato molto critico verso quella riforma.

“Un progetto avvolto nella nebbia, che non si capisce bene cosa sia – ha dichiarato il primo cittadino lombardo che ha aggiunto – Voi del Sud non siete soli”.

Sala ha sottolineato la necessità di non affrettare i processi autonomisti: “Dobbiamo fermarci un attimo e discutere, dobbiamo mettere le carte sul tavolo senza preconcetti. Non si può parlare di autonomia partendo dalle Regioni – ha continuato il sindaco di Milano – piuttosto è necessario parlare di servizi ai cittadini”.

L'incontro si è svolto nella Sala del Capitolo del Complesso Monumentale di S. Domenico Maggiore, dove i due sindaci si sono ritrovati sulla stessa linea aprendo un fronte comune per la lotta alla discriminazione e in difesa dei principi della Costituzione.

“Il nostro compito di sindaci liberi è raccontare la verità. Bisogna dare trasparenza a quelli che sono gli elementi di discussione - ha aggiunto Sala - non siamo persone da puro posizionamento politico ».
“Noi crediamo molto nella autonomia ma nella autonomia delle città, dei territori e dei popoli – ha detto De Magistris. Napoli e Milano sono due città molto diverse ma rappresentano un motore dell'Italia”. Dema ha quindi continuato chiedendo maggiore attenzione verso le città e i comuni “che non possono essere mortificati con una struttura verticistica”.

Elezioni europee. Il sindaco di Milano ritiene che il prossimo appruntamento con le urne sia tra i più importanti degli ultimi anni “perchè avrà ricadute anche sulla situazione italiana. Io mi spenderò partendo dalla mia città, ma guardando a un Paese che ha senso se inserito nell'Europa".

Reddito di cittadinanza e quota cento. Le due misure bandiera del Governo giallo verde potrebbero avere un senso prese singolarmente, ma non in questo momento storico di forte recessione per il paese – aggiunge Sala – perchè rischiano di diventare letali.
Infine la Tav. Il sindaco di Milano difende la mega opera tra Torino e Lione perché “ci consentirà di andare da Milano a Parigi in 4 ore e mezzo, è qualcosa che toglie dalle strade tantissimi Tir”.