"Figli in cielo", una messa per ricordare tutti i giovani morti prematuramente. L’iniziativa si è svolta in Irpinia ad Ariano e ha visto la partecipazione di una coppia di Salerno, genitori di un figlio suicida, reduci da una testimonianza di fede davanti a Papa Francesco.
Dopo aver raccontato davanti a Papa Francesco, la loro triste esperienza in seguito alla morte di un figlio suicida a soli 15 anni, Giovanna Astarita e Domenico Pellegrino sono giunti da Salerno ad Ariano Irpino, per portare la vicinanza e testimonianza del loro cammino spinto dalla fede, alle famiglie arianesi, che in circostanze diverse luna dall’altra hanno perso persone care.
La coppia fa parte famiglia dell’associazione “Figli in cielo.” Sostegno nel lutto. Si tratta di una comunità nazionale di famiglie che hanno vissuto la perdita di un figlio o di una persona cara.
Lo scopo è quello di essere vicino a chi sta vivendo la stessa dolorosa esperienza perché nessuno sia solo in un momento così difficile e oscuro.
“Siamo contrari a qualsiasi forma di medianità o messaggi con l’aldilà. Il nostro sostegno si avvale esclusivamente di testimoni, famiglie che hanno attraversato lo stesso dramma. La Comunità, fondata nel 1991 da Andreana Bassanetti dopo la perdita della figlia Camilla, è oggi presente in tutto il territorio italiano e in molti paesi nel mondo. Attraverso incontri personali e comunitari cerchiamo di fare insieme un percorso luminoso che dia senso a quanto accaduto e apra orizzonti di una vita nuova. Oltre agli incontri periodici, organizziamo eventi commemorativi, pellegrinaggi, iniziative missionarie e di sostegno.”
La celebrazione eucaristica tenuta da Don Raffaele Iorizzo nella chiesa Madonna del Carmine, in ricordo dei giovani di Ariano Irpino morti prematuramente, è stata battezzata come "I nostri angeli". E’ giunta grazie alla costanza di un gruppo di mamme arianesi al quarto anno.
Un lungo elenco di nomi quello letto durante la celebrazione. Si è pregato anche per quelli, non presenti nella lista e che potranno essere aggiunti facendo riferimento direttamente a Don Raffaele Iorizzo.
L’iniziativa nasce da un gruppo di mamme accomunate dal dolore per la perdita di un figlio. Anche quest’anno Don Raffaele Iorizzo ha aperto le porte della sua parrocchia per accogliere tanti genitori con affetto e spiritualità. E la presenza è stata davvero notevole e particolarmente commovente.