Benevento

Benevento – Sassuolo 0-2

Benevento (4-4-2): Bruno; Vitiello, Letizia, Iaquinto, Matarazzo; Acquisto, Frulio, Santarpia (22’st Tozza), Capasso (25’st Dublino); Pinto, Manera. A disp. Di Maggio, Piccolo, Adamo, Maccanico, Goglia, Caliano, D’Ascoli. All. Ignoffo

Sassuolo (4-4-2): Montanari; Casinieri (35’st Ferraresi), Boschetti, Borrello, Merli; Aurelio (11’st Bursi), Giordano (28’st Gamba) (38’st Fontanesi), Solla (35’st Fiorini), Panaia (1’st Ninzoli); Raspadori, Carrozza. A disp. Malpeli, Marini, Bursi, Spirito. All. Cattani

Arbitro: Cascone di Nocera

Marcatori: 26’pt Raspadori, 24’st Carrozza

Note: Mattinata soleggiata. Terreno di gioco con fondo sintetico in perfette condizioni. Minuti di recupero: 1’pt e 3’st.

Il Sassuolo si pone con un piede e mezzo negli ottavi di finale grazie al successo ottenuto questa mattina all’Imbriani contro il Benevento. Il risultato finale di due reti a zero, condanna eccessivamente la truppa di Ignoffo che nel corso dei settanta minuti è stata punita dal grande cinismo degli avversari, i quali hanno sbagliato poco o nulla sia in fase difensiva che di impostazione. I giallorossini sono partiti con un approccio più che positivo. Hanno sin da subito cercato di aggredire il portatore di palla, attuando un pressing che inizialmente ha messo in difficoltà i neroverdi. La prima azione degna di nota è avvenuta al 10’, quando Pinto ha provato la conclusione dalla distanza con il pallone che è andato di poco a lato. Al 20’ Iaquinto ha spedito sopra la traversa un ottimo corner di Santarpia. Due minuti più tardi Bruno si è sporcato i guantoni sugli sviluppi di una punizione calciata da Panaia, sulla quale l’estremo difensore è intervenuto con facilità. Al 25’ il numeroso pubblico presente ha applaudito una bellissima azione sull’asse Manera – Pinto: quest’ultimo ha servito con un delizioso pallonetto il compagno di reparto che, dopo aver fatto un’ottima girata, ha cercato la difficile conclusione con la palla che ha colpito il palo interno della porta difesa da Montanari. La prima legge non scritta del calcio recita “gol mangiato, gol subito”. Un minuto più tardi, infatti, Raspadori ha portato in vantaggio i suoi con un bel tiro a incrociare che si è andato a infilare nell’angolino basso della porta sannita. Il gol del Sassuolo è stata una vera e propria mazzata per il Benevento, considerato che si stava ben comportando senza soffrire molto le iniziative avversarie. Nella ripresa i giallorossi hanno provato a risistemare le cose, ma le azioni create non hanno inciso abbastanza. Al 5’ un insidioso tiro di Capasso è stato deviato dal portiere avversario in angolo, anche se il direttore di gara ha concesso agli ospiti un rinvio dal fondo. Al 10’, sugli sviluppi di un corner di Santarpia, Letizio ha provato un’acrobazia in area, ma Montanari è stato bravo a respingere la sua conclusione. Otto minuti più tardi si è fatto vedere il Sassuolo con un colpo di testa andato di poco a lato di Casinieri. Al 24’, però, gli emiliani sono riusciti a raddoppiare: un lancio lungo dalle retrovie ha permesso a Carrozza, dopo aver commesso un evidente fallo su Letizia su contrasto aereo, di conquistare palla e involarsi in contropiede verso Bruno; per l’attaccante neroverde è stato facile violare nuovamente la porta difesa dall’estremo difensore sannita. Sotto di due reti, il Benevento non è riuscito nell’intento di accorciare le distanze, cosa che gli avrebbe permesso di facilitargli le cose nella gara di ritorno. Domenica prossima, infatti, i giallorossini si recheranno in Emilia per il secondo match dei sedicesimi. Per passare il turno dovranno vincere con almeno tre gol di scarto. Una impresa titanica, ma al di là del risultato si può ben essere soddisfatti per come i giovani sanniti hanno interpretato la gara.

Ivan Calabrese