Lungo post su Facebook del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, dopo l'emergenza maltempo che ha colpito Napoli nel fine settimana. Il sindaco accusa il Governo di aver abbandonato Napoli, lasciando la città sola a contare i danni e anzi, sottraendo risorse: “Nelle ultime ore, nuovamente, anche nella nostra città si è avvertita la forza e la potenza del cambiamento climatico. Venerdì giornata anomala di caldo, senza un alito di vento. Sabato gelo e vento a quasi cento chilometri orari. Napoli era già stata profondamente ferita dallo tsunami atmosferico del 29 ottobre scorso, con venti a 130 chilometri orari, con danni enormi di cui ancora vediamo tracce consistenti e ne paghiamo conseguenze. Anche la violenza del vento delle ultime ore ha prodotto danni pesanti alla città, senza morti e feriti come invece il 29 ottobre. I danni economici e paesaggistici enormi. Come sempre siamo lasciati soli. I danni del 29 ottobre li abbiamo dovuti affrontare noi da soli, così come sono certo affronteremo questi ultimi da soli. Senza alcun sostegno dei governi nazionali ed anzi con azioni ostili: nell’ultima manovra di bilancio Governo e Parlamento hanno sottratto, per esempio, ulteriori risorse agli enti locali. Ed allora non potremmo mai aspettarci una seria lotta ai cambiamenti climatici da parte dei governi delle ingiustizie di tutto il mondo che sono, invece, la causa dei cambiamenti climatici che stanno portando alla distruzione del Pianeta Terra”.
Dunque, secondo DeMa, tocca a Napoli e ai suoi cittadini venirne fuori: “Ed allora, anche in questo campo, i popoli e le città devono fare loro cambiamenti e rivoluzioni. A Napoli, come Città metropolitana e Comune, abbiamo programmato risposte significative se teniamo conto delle difficoltà economiche e finanziarie in cui volutamente ci costringono”.
E dunque, tirando altre stilettate al Governo, immobile anche su Bagnoli ad esempio, De Magistris annuncia un'altra novità sul fronte dei “beni comuni”: “Bisogna agire con piani strategici. Ed è per questo che entro il 15 marzo - giornata in cui i giovani in tutto il mondo faranno sentire forte la loro voce in difesa di Madre Terra - approveremo anche una delibera sull’ossigeno bene comune: OBC. Dalla prima ed unica città d’Italia in cui abbiamo realizzato l’acqua pubblica con un’azienda tutta pubblica: ABC (acqua bene comune), alla prima città italiana che adotta un piano strategico con al centro l’ossigeno come bene comune per la Vita e che, tutte e tutti, pubblico e privato, insieme debbono adottare azioni per una città verde e per la difesa dell’ambiente, in cui le emissioni di ossigeno siano più forti delle emissioni di CO2. Per noi la rivoluzione si fa dalla Terra, dai territori, dalle città, dai popoli. Resilienza e Rivoluzione. Dai Governi, sinora, solo chiacchiere, distintivi (giubbe) ed ostacoli. Rimuovere ostacoli è un imperativo categorico costituzionale per noi. Le convergenze delle autonomie dei popoli e dei movimenti costruiscono Terre in pace, senza mura e filo spinato, con identità dai cuori aperti. Per noi difesa della Terra e restare umani, come Napoli: identità e rivoluzione”.
DeMa: "Il Governo fa chiacchiere, noi facciamo la rivoluzione"
Il sindaco: "Abbandonati dalle istituzioni, ma coi cittadini invertiamo la rotta"
Cristiano Vella