Napoli

Il momento è propizio. Mentre I cinque stelle perdono consensi avanza la Lega anche in Campania e Forza Italia si candida a guidare il processo di unificazione del centro destra puntando ad espugnare innanzitutto i comuni in cui vota per le amministrative a maggio ma soprattutto Palazzo Santa Lucia nelle regionali del 2020.

La vice presidente della Camera Mara Carfagna resta la candidata ideale da contrapporre a Vincenzo De Luca e a Luigi De Magistris.

L'ex ministro di Berlusconi sarebbe la prima donna presidente della Regione Campania, e oltretutto gode di una certa simpatia anche a sinistra grazie alle sue battaglie per le pari opportunità, contro l'omofobia e la violenza sulle donne. Le sue origini salernitane

Lei stessa qualche tempo fa riteneva che i tempi siano maturi per portare una donna a Santa Lucia, anche se sulla sua candidatura restano molte resistenze tra gli azzurri.

Per i momento la Carfagna lavora al progetto di ricomposizione del centrodestra, che dopo il magrissimo risultato elettorale del 4 marzo si è sfaldato, con la diaspora di alcuni nomi eccellenti verso la Lega di Salvini, sia quelli rimasti delusi dalle mancate candidature che quelli che hanno preferito fare il “salto della quagli” sul carro o meglio il Carroccio - del vincitore.

E proprio dalla sede della scuola di formazione politica di Cava dei Tirreni Mara Carfagna ha lanciato l'appello all'unità, anche con Fratelli d'Italia. La stretta di mano dopo dieci anni di forti contrasti anche personali con il questore di Montecitorio Edmondo Cirielli non è passata inosservata. Presente anche l'esponente provinciale del partito di Salvini, Mariano Falcone. L'occasione è stata offerta dal dibattito sul tema «La cultura di governo del centrodestra contro il sistema di potere della sinistra ed il ribellismo». in sala anche il presidente della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari Maurizio Gasparri, e il segretario regionale dell’Udc Carmine Mocerino. Insomma, la coalizione al completo.

Carfagna ha parlato di un centrodestra plurale e unito, e non di partito unico.

“La nostra è più di un’alleanza locale ma una cultura di governo per cui gli italiani hanno dimostrato di volersi fidare nelle ultime competizioni elettorali. Bisogna lavorare per recuperare la validità del progetto di centrodestra”- ha aggiunto.

Grazie al traino della Lega di Salvini, il centrodestra oggi è vincente negli enti locali, ed è dotato di un vantaggio di“coalizione” che, al momento non hanno né i grillini, né il Partito democratico.

Il risultato dunque è possibile, ma non è scontato. Anche perché i due contendenti, De Luca e Dema, sono partiti con largo anticipo con la personale campagna elettorale per le regionali.