Atrani

Tre condanne, sette assoluzioni e una provvisionale di 50mila euro per ognuna delle parti civili costituitesi nel procedimento penale per il decesso dello chef Carmine Abate avvenuto il 2 gennaio del 2010 ad Atrani, a seguito del crollo del costone roccioso che investì il ristorante dove l’uomo lavorava. Complessivamente la provvisionale ammonta a 250mila euro. I giudici del tribunale di Salerno hanno condannato ad un anno e sei mesi Andrea Barbaro, proprietario del tratto di costone roccioso interessato dal cedimento; e, ad un anno ciascuno i coniugi Zaccaria Pinto e Annamaria Staiano, amministratori della società “Cantina del Nostromo” che gestiva il ristorante.

Assolti perché il fatto non sussiste: Nicola Nocera, responsabile area tecnica Anas; Domenico Guida, direttore dei lavori per l'autorità di bacino Destra Sele; Gerardo Lombardi, responsabile del procedimento e relatore per le frane nel gruppo di supporto nominato dall'autorità di bacino Destra Sele; Giovanni Polloni, tecnico geologo abilitato dalla società Acquater a sottoscrivere il piano di stralcio per l'assetto idrogeologico Destra Sele Vincenzo Trassari, l'ingegnere per il coordinamento tecnico di progetto e rischio frane; Lorenzo Rocchetti, responsabile del progetto per la società Aquater; Crescenzo Minotta, geologo in servizio al Destra Sele. Nel collegio difensivo Angela Cisale, Felice Lentini e Carlo Di Ruocco.

Il costone roccioso franò investendo la cucina del ristorante dove si trovava Carmine Abate intento a lavorare. Per l’uomo non vi fu nulla da fare, inutile ogni soccorso.