Una performance letteralmente esplosiva che ha riportato i visitatori indietro nel tempo, a quel giorno del 79 d.C quando ci fu l'eruzione del Vesuvio che seppellì l'antica Pompei. Cinese di nascita ma newyorkese di adozione Cai Guo-Qiang gode di una fama internazionale per l'utilizzo artistico della polvere da sparo. L'artista ha ricreato con le sue installazioni pirotecniche qualche minuto di quell'evento devastante regalando una grande suggestione ai presenti provenienti da più parti del mondo. La polvere rossa ha coperto anche la statua dell'Ercole Farnese, le anfore e le ceramiche. Una suggestione accompagnata anche da comprensibile paura per gli effetti, non sempre prevedibili, di questo genere di performance.
Explosion Studio è cominciata infatti con tre ore di ritardo. L’evento, in programma alle 12, è slittato alle 15: i cancelli dell'anfiteatro sono rimasti chiusi, creando disagi al pubblico giunto appositamente nel parco archeologico per assistere all'esplosione.
All'origine del ritardo la lunghissima trattativa avvenuta tra soprintendenza e sindacati per assicurare il personale di custodia, andata avanti talmente a lungo da non consentire allo staff dell'artista di avviare i preparativi della performance che richiedeva ben 12 ore di lavoro. Nonostante questo però tutto si è svolto in sicurezza e l'evento si è concluso con successo. Ad assistere con una certa apprensione anche l'ex direttore Massimo osanna e la direttrice Alfonsina Russo. L'installazione da domani sarà realizzata all'interno del Museo Archeologico di Napoli. La stessa polvere servirà per la creazione di opere che l'artista cinese ha immaginato appositamente per creare dialogo con le collezioni permanenti del Mann.