Napoli

Il tema dell'autonomia entra nella campagna elettorale delle regionali. Da una parte il governatore De Luca che prima ingaggia la battaglia contro le regioni del nord poi chiede l'autonomia per la Campania, dall'altra il sindaco De Magistris che va a Roma a protestare contro il regionalismo differenziato mentre lancia il referendum per Napoli città autonoma.

I cittadini sono disorientati, rischiano di comprendere fino in fondo le motivazioni che stanno alla base delle loro richieste. E questa contrapposizione tra i livelli istituzionali non gioverà a nessuno. A dichiararlo è il segretario generale della Cgil, Nicola Ricci, che ha preso parte al dibattito sulle autonomie che si è svolto nell'aula magna della Federico II “L’attacco violento di De Luca al regionalismo differenziato, arrivato forse in ritardo, è giustificato. Non comprendiamo, però, come mai questo attacco, il giorno dopo e in una forma isterica, si sia trasformato in una richiesta di sedersi al tavolo con il governo per ottenere 13 autonomie per la Campania” dice Ricci che aggiunge: “In Campania – precisa il segretario generale della Cgil regionale – i livelli essenziali di prestazione, in particolare per sanità e istruzione, non vengono garantiti. E proprio questi due settori, insieme a quello dei trasporti, risentiranno maggiormente del problema del residuo fiscale”.La proposta di De Luca è insostenibile perché in campania il prelievo fiscale è già al massimo. Ci divide dalla Lombardia solo uno 0,5% e temo anche che con la finanziaria regionale a fine anno si possa andare a incidere sulle tasse, Imu e addizionali regionali e comunali, con ricadute pesanti sui cittadini che pagheranno sempre di piu’ ma non avranno servizi”

Il segretario della Cgil sidice inoltre preoccupato per la piega che sta prendendo la contrapposizione tra De Luca e De Magistris. L''autonomia, secondo Ricci, non può entrare nella campagna elettorale.

“Come accade per Lega e M5S, non dobbiamo cadere anche in questo territorio nella tentazione di assumere posizionamenti elettorali sulle autonomie. Le idee, anche quelle che possono essere buone, se improvvisate servono solo a richiamare l’attenzione dei media ma non servono, invece, ai cittadini. Questa rivalita’ istituzionale tra Regione e Comune non funziona: dovrebbero sedersi allo stesso tavolo e ragionare in toto sul federalismo”.