Benevento

In un approfondimento, nei giorni scorsi, è emerso che nel Sannio saranno circa 13mila i pensionati che dovrebbero essere rimborsati per il blocco della perequazione contenuto nella riforma Fornero e poi dichiarato incostituzionale.

Tredicimila su circa cinqunatamila, stando ai dati Istat sui pensionati, che però, ricordiamo erano aggiornati al 2012.

Ma quanto dovrebbero incassare i tredicimila sanniti che hanno un trattamento pensionistico che equivale a tre volte o più la pensione minima? Dipenderà, appunto, dall'ammontare dei trattamenti: il rimborso per quella maggioranza di pensionati che percepisce tra i 1100 e 1300 euro netti (tre e quattro volte la pensione minima) dovrebbe essere compreso tra i tre e i duemila euro.

Per chi ha pensioni superiori, ma si tratta di pochissimi casi nel Sannio, dove ricordiamo, i trattamenti pensionistici sono tra i più bassi d'Italia (in termini di pensioni di anzianità e di vecchiaia...gap colmato spesso dalle pensioni di invalidità), il rimborso dovrebbe essere persino maggiore: per le pensioni che superano di 5,5 volte i trattamenti minimi gli arretrati ammontano invece a 4.501 euro (851 del 2012, 1.820 del 2013 e 1.830 del 2014), mentre quest'anno la pensione risulterebbe maggiorata di 1.883 euro.

L'ultima fascia considerata dall'Ufficio parlamentare di bilancio riguarda le pensioni superiori 9,3 volte il trattamento minimo (poche unità nel Sannio) che potrebbe contare su un arretrato di 6.959 euro (1.317 del 2012, 2.815 del 2013 e 2.827 euro del 2014), mentre l'aumento per quest'anno sarebbe 2.831 euro. Ma difficilmente i pensionati riusciranno a vedersi riconosciuto tutto il dovuto e soprattutto non in un'unica soluzione, per non far saltare i saldi di finanza pubblica.

Cristiano Vella