Gli era stato diagnosticato uno stato ansioso-depressivo per il quale era stata formulata una prognosi di trenta giorni. Un certificato di malattia, dunque, per giustificare l'assenza al lavoro, peccato però che in uno di quei trenta giorni fosse stato sorpreso mentre, alla guida di un trattore, stava raggiungendo un terreno di sua proprietà.
Una circostanza costata l'accusa di truffa a Giovanni Supino, di Vitulano, un operaio della Regione Campania, che il gup Giuliana Giuliano ha però assolto perchè il fatto non sussiste. La sentenza è arrivata oggi al termine del rito abbreviato, nel corso del quale l'avvocato Raffaele Scarinzi, difensore dell'imputato, ha fatto notare, anche alla luce di alcune sentenze della Cassazione, come quella patologia non obblighi chi ne è affetto a restare in casa. Insomma, ansioso e depresso sì, ma non impossibilitato a fare altro all'aria aperta.