Battipaglia

“L’arroganza della Jindal Group nel giustificare una finta crisi per smantellare il sito di Battipaglia, precostituendo false condizioni industriali sfavorevoli, dovrà essere contraccambiata con il taglio del finanziamento che la multinazionale ha ricevuto, pari a 700.707,84 euro”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che sulla questione ha inviato una lettera al presidente della giunta regionale e agli assessori regionali al Lavoro e alle Attività Produttive.

“Un finanziamento erogato con fondi Pon in relazione a un progetto industriale, presentato da Treofan Italia, la cui condizione imprescindibile era il mantenimento dei livelli occupazionali per 5 anni.

Tenuto conto che tale vincolo scade il prossimo 31 dicembre, appare chiaro – continua Cammarano - che la Regione Campania debba pretendere dalla Treofan il rispetto di quelle condizioni, a partire dalla revoca dei licenziamenti annunciati tramite missive nelle scorse settimane, o la restituzione dell’intero importo erogato”.

“Le vicende di questi ultimi mesi che vedono coinvolto lo stabilimento di Battipaglia – scrive Cammarano nella sua lettera - stanno segnando in modo indelebile le comunità locali. A nostro parere è necessaria una decisione concreta, nei limiti delle competenze e dei margini di manovra consentiti, che ponga Jindal Group nelle condizioni di rispondere delle proprie responsabilità sociali, prima che industriali. Ce lo chiedono i cittadini di Battipaglia e le centinaia di famiglie (tra produzione e indotto) coinvolte nella vicenda”.