Ha ‘arringato’ in maniera appassionata tentando di far capire l’importanza di non sprecare nemmeno un attimo di tempo, di combattere contro la tentazione della gente di restare lontana dalle urne e sopratutto di riaffermare il ruolo guida di Forza Italia all’interno del centrodestra: il senatore Cosimo Sibilia, nella veste di coordinatore provinciale del partito, ha rivendicato ad Atripalda indipendenza, scelte e responsabilità, ma soprattutto ha fatto capire che votare per Caldoro non basta, chi sta in Forza Italia vota per Forza Italia. Il riferimento, evidentemente, è a quanti fra le fila dei forzisti hanno manifestato finora un atteggiamento ambiguo.
L’appuntamento di stasera nell’ex sala consiliare annessa alla biblioteca comunale è stato una tappa importante per la campagna elettorale di Forza Italia. In sala, oltre al portabandiera Attilio Strumolo, ai consiglieri comunali Vincenzo Moschella (nella veste anche di consigliere provinciale), Massimiliano Del Mauro, Attilio Strumolo e Nunzia Battista (di ‘Piazza Grande’ ma, evidentemente, con un debole per Forza Italia) c’erano anche altri personaggi noti di Atripalda come Tommaso Strumolo, Umberto Della Sala, Mario Curcio, Guido Palma, Marciano Casale e così via: «Se la gente non va a votare - ha esordito Sibilia - una ragione ci sarà. E noi dovremo cercare di spiegare che devono farlo altrimenti non ha senso lamentarsi che le cose non funzionano. Ad Atripalda siamo radicati, ci siamo presi sempre belle soddisfazioni anche se non abbiamo mai espresso il sindaco. Voglio, però, ricordare che abbiamo ottenuto sempre risultati migliori di quelli ottenuti dagli alleati di chi governava con noi in regione e in provincia (il riferimento è all’Udc) ed, invece, ad Atripalda ha voluto governare con gli altri (col Pd). Mi sono assunto personalmente la responsabilità di scegliere i quattro candidati alla regione, subendo pressioni enormi visto che le richieste erano almeno tre vuole superiori ai posti disponibili. In campo c’è una squadra di qualità, altamente competitiva, la migliore di tutte le altre, che va sostenuta. Lo voglio dire con chiarezza: non basta votare Caldoro, è necessario votare Forza Italia perché Forza Italia è il partito trainante della coalizione. Diversamente è un modo ambiguo di affrontare le campagne elettorali di fronte al quale mi chiedo: ma ne vale la pena? Ne vale la pena, cioè, caricarsi persone il cui apporto rispetto al risultato finale è tutto da dimostrare? Dopo il 31 maggio cominceremo a riflettere anche su questo… Vogliamo vedere l’impegno di chi sta nel nostro partito, di chi come il consigliere Vincenzo Moschella sta portando consenso alla nostra parte politica. Io mi sono assunto le mie responsabilità, ho fatto da argine a candidature improbabili, da 22 anni sto sempre dalla stessa parte e nei ruoli che ho ricoperto non sono mai scappato di fronte ai problemi. I candidati lo sanno bene, non tutti saranno eletti, ma garantisco che nessuno ‘resterà a piedi’ se farà fino in fondo la propria parte. Ho partecipato a tre campagne elettorali per la regione, riuscendo ad avere sempre consensi maggiori rispetto alla volta precedente perché ho dato sempre tutto. Poi si può perdere o vincere, ma l’importante - ha concluso il senatore-coordinatore - è non avere il rammarico di non averci provato davvero. Ringrazio tutti quelli che sono venuti».
L’intervento di Sibilia era, ovviamente, quello conclusivo di un appuntamento che ha visto anche gli interventi del portabandiera cittadino, del consigliere provinciale e dei candidati: «Sento un po’ di gufismo - ha esordito Strumolo - che sarebbe normale se provenisse dalla parte del centrosinistra, intollerabile se arriva dal nostro interno. Facciamo, invece, in modo che in campo ci sia una vera coalizione, in competizione col centrosinistra, responsabile di aver disastrato le casse della regione. E non facciamo una campagna elettorale contro Forza Italia, il dissenso non favorisce nessuno, aiutiamo, invece, Forza Italia ad essere leader del centrodestra».
Il consigliere provinciale Moschella ha chiesto ai candidati un impegno preciso: «Il parco pubblico di Atripalda è abbandonato - ha detto il giovane esponente di Forza Italia - e vorrei che i futuri consiglieri regionali si impegnassero ad intercettare i fondi europei per dare un futuro al nostro polmone di verde».
Poi è toccato ai quattro candidati intervenire.
Ha cominciato Marica Grande: «Sono avvocato e mi occupo di problematiche sociali, concrete, perciò sono consapevole che occorre classe dirigente all’altezza del proprio compito. Il centrodestra è solido e ci impegneremo per il futuro della nostra provincia. Ringrazio la platea e ringrazio il senatore Sibilia perché non era facile fare le scelte che ha fatto per le candidature».
Ha proseguito Ines Fruncillo: «In passato la sinistra ha fatto molti danni in regione e noi ne abbiamo fatto le spese. Forse una maggiore incisività e capacità di relazionarsi ci avrebbe portato risultati migliori. Dobbiamo crederci, avere carattere e chiara l’idea di cosa significa fare politica. E’ necessario essere presenti, ‘accaventiquattro’, essere un interlocutore chiaro e disponibile per raccogliere le istanze della società e concorrere a risolverle. Lo sviluppo della nostra terra passa per il paesaggio, per le eccellenze del territorio, costruendo una filiera istituzionale che sappia far dialogare la macroregione con la microprovincia. Sul piano politico non possiamo accettare la doppia morale, cioè avere consigli da chi non ha le credenziali per poterceli dare. L’Udc ha realizzato un accordo con De Luca non sui programmi ma sulle poltrone, la malegestione del governo nazionale sta impattando nella realtà e, perciò, bisogna prestare molta attenzione alle problematiche economiche».
Poi è intervenuto Franco Di Cecilia: «Vengo subito alla questione posta dal consigliere Moschella: l’ambiente è una priorità ed avrà la massima attenzione perché non possiamo consentire alle nuove generazioni di distruggere ciò che le vecchie hanno conservato e la natura ha creato. Un ambiente sano offre le condizioni migliori per lo sviluppo dell’Irpinia. Sul piano politico la nostra azione deve essere di contrasto all’astensionismo, al renzismo e al grillismo. E possiamo farlo se diamo esempio edificanti, se puliamo le nostre liste dai condannati, attraverso una maggiore qualità dei nostri rappresentanti, con il nostro volto pulito, col nostro entusiasmo. Non è vero che i comizi sono obsoleti, giro l’Irpinia col camper e ogni sera mi fermo a parlare con tante persone: la politica deve saper usare le parole giuste, non quelle dei talk show».
Ed, infine, ha preso la parola Pino Galasso: «Girando l’Irpinia ci stiamo accorgendo che c’è un partito del non-voto. A tutte queste persone dovremmo tentare di spiegare che il 31 maggio rappresenta uno spartiacque fra il passato-presente e il presente-futuro. Intorno a noi c’è interesse, ma occorre l’orgoglio di un partito che deve tornare a splendere. La nostra affermazione politica passa per i giovani, ai quali dobbiamo tendere una mano, senza promettere l’impossibile, ma assumendo impegni concreti, su fatti realizzabili. E Forza Italia deve essere un partito più forte, più organizzato, una forza politica valida in tutta l’Irpinia. Caldoro è stato un buon presidente della regione, ha risanato il deficit con i tagli trasversali alla sanità. Noi operatori abbiamo sofferto, ma d’ora in poi sarà possibile dare risposte diverse, più eque. poi abbiamo necessità di valorizzare il turismo e il trasporto, attraverso i quali ci giochiamo la nostra competitività. Impegno costante, dialogo con i cittadini, valorizzazione delle ricchezze della nostra terra, recuperare la fiducia in noi stessi e nel nostro partito, dando lustro al centrodestra. La nostra lista è valida, Sibilia ha creato una squadra e così dovrà essere anche dopo il 31 maggio».
Gianluca Roccasecca