Montoro

E' stato rinviato a giudizio (prima data del processo fissata per il 6 giugno prossimo davanti al giudice Calabrese) il 26enne Roman Pablo Paterco, accusato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e morte per colpa.

Originario dell'Ucraina ma da lungo tempo residente a Montoro, il 26enne (difeso dall'avvocato Giovanna Perna di Avellino) ha ceduto una dose di metadone a un 17enne di Mercato San Severino, afflitto da problemi di tossicodipendenza, che dopo l'assunzione ha perso i sensi entrando in coma. Era il 18 gennaio dello scorso anno.

Soccorso, il ragazzo era arrivato al pronto soccorso della Città ospedaliera in condizioni gravissime, tanto da essere ricoverato presso la Rianimazione per alcuni giorni. Un coma dal quale non si è più risvegliato.

Le indagini svolte dai carabinieri della stazione di Montoro e gli esami autoptici sul corpo del 17enne hanno consentito di avere un quadro abbastanza chiaro di riferimento.

E' certo che il 26enne ha ceduto la dose di metadone, a chiamare i soccorsi fu proprio Paterco, ma dovrà essere il processo a chiarire se quella singola dose sia stata fatale (evento non voluto) o se al decesso (come sostiene la difesa dell'ucraino) abbiano contribuito le condizioni di salute del 17enne, già provato da una non breve tossicodipendenza.