"Salvini prima dice di volersi fare processare e poi ora evidentemente si e' spaventato e ha cercato il solito ombrello per chiedere protezione come eravamo abituati nella Prima, nella Seconda e nelle altre Repubbliche. Alla faccia del Governo del cambiamento''. Cosi' il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si e' espresso in merito alla vicenda della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per il caso della nave Diciotti.
Sul caso della nave Diciotti si è conclusa da poco a seduta della Giunta per le Immunità del Senato, chiamata a esaminare la domanda d'autorizzazione a procedere, avanzata dal tribunale dei ministri di Catania, nei confronti del ministro dell'Interno Salvini.
Durante la riunione, il presidente Maurizio Gasparri ha svolto la sua relazione e ha proposto di dare 7 giorni di tempo al ministro dell'Interno per presentare una memoria o farsi ascoltare dai commissari.
La decisione della Giunta arriverà entro il 23 febbraio, ossia trenta giorni dopo la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania. Salvini al question time ha detto: "Nessun pericolo per il governo. Qualche altro ministro era indagato perche' 'grattava', io perché difendo il mio Paese e ne vado fiero", ha scritto su twitter Salvini.
Carlo Sibilia, sottosegretario Cinque Stelle agli Interni ha dichiarato: "Voteremo sì, se il caso andrà in Aula. M5s non ha mai negato il processo a un politico". ha aggiunto Sibilia ribadendo che quanto fatto sul caso Diciotti "è una scelta governativa" e che "è improbabile un referendum" on line sul caso. "Ci sono una serie di situazioni che lasciano dubbi, ci sono una serie di archiviazioni da più procure e poi arriva questa cosa... Una manovra politica? No, non mi permetterei... Andiamo a vedere perchè la procura di Catania archivia e il tribunale dei ministri no", ha osservato.
Forza Italia voterà no su autorizzazion. "Il ministro Salvini ha agito per tutelare l'interesse dello Stato e Forza Italia voterà coerentemente contro l'autorizzazione a procedere, perché in democrazia la gestione dei flussi migratori spetta alla politica e non ai magistrati". Questa è la posizione espressa in una nota dalla presidente Anna Maria Bernini, al termine della riunione con i componenti di Forza Italia della Giunta per le Autorizzazioni Lucio Malan, Fiammetta Modena e Adriano Paroli.